San Marino. Riciclaggio tramite libretti “Ragù”, “Secondo”, “Contorno”, Antonio Fabbri

San Marino. Riciclaggio tramite libretti “Ragù”, “Secondo”, “Contorno”, Antonio Fabbri

Riciclaggio tramite libretti “Ragù”, “Secondo”, “Contorno”. Prosegue il processo

Antonio Fabbri

E’ ripreso il processo davanti al giudice Roberto Battaglino che vede dover rispondere di riciclaggio i sammarinesi Armando, Alessandro e Francesco Calzolari, rispettivamente amministratore e soci apparenti della Air Group International Spa, e Massimo e Paolo Bernucci, amministratore e socio di fatto della stessa Air Group International Spa, società a sua volta a giudizio come persona giuridica. Secondo l’accusa ricostruita dall’atto di rinvio a giudizio, al centro della vicenda contestata ci sono i membri della “famiglia Icaro”, società italiana di aerotaxi, acronimo di Impresa Commerciale Aeronautica Romana Srl. 

Secondo l’accusa i soldi finiti sul Titano sono il frutto dell’appropriazione e distrazione di fondi dalla stessa società. Soldi, per l’accusa, versati a titolo di pagamento di beni e servizi offerti da società solo apparentemente terze rispetto ai Bernucci, ma in realtà agli stessi riconducibili.

Una parte di questi fondi – secondo le ricostruzioni dell’accusa, del nucleo antifrode e dell’Aif – è stata conferita tramite versamenti in contanti o di assegni, su rapporti accesi presso banche sammarinesi intestati ai Bernucci. Successivamente questa provvista è finita su libretti al portatore aperti da Francesco e Armando Calzolari e poi su un mandato fiduciario. Anche in questo caso – come visto in altre circostanze, i libretti al portatore avevano nomi pittoreschi: “secondo e contorno”; “ragù” e “fritto misto”. Le movimentazioni contestate vanno dal 2006 fino al 2015.

Nell’udienza di ieri sono stati sentiti diversi testimoni. Tra cui l’ispettore Paolo Morri del Nucleo antifrode della Polizia civile, e il direttore dell’Agenzia di informazione finanziaria, che hanno ricostruito le movimentazioni e le anomalie riscontrate nelle stesse. Ascoltati anche i periti di parte, che hanno presentato una corposa documentazione, posta agli atti, mirata a dimostrare che il denaro transitato sui conti sammarinesi non fosse di provenienza illecita, bensì frutto dell’attività e della disponibilità finanziaria della famiglia facoltosa. Il giudice Battaglino, su richiesta della Procura Fiscale e anche dei legali, ha disposto alcuni approfondimenti e acquisizione di documentazione, adempimenti che ha demandato all’Agenzia di informazione finanziaria. Il processo è stato aggiornato ad altra data per proseguire con l’istruttoria dibattimentale.

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