L’incontro di avvenuto questa mattina tra Governo e sindacati sulla Riforma Fiscale non si deifferenzia quelli precedenti, concludendosi con l’ennesimo “nulla di fatto”.
In larga parte inascoltate le nostre richieste, discusse ed illustrate a più riprese alla Segreteria per le Finanze, volte a realizzare una riforma più equa incentrata su un reale accertamento dei redditi. Aspetto quest’ultimo fondamentale per segnare una rottura forte con il recente passato nella nostra Repubblica, spesso caratterizzato da opacità e mancanza di trasparenza, e dare vita ad un profondo cambiamento anzitutto culturale che, pur essendo invocato da tutti, viene costantemente ostacolato.
Nonostante la disponibilità dimostrata dal Governo nel rivedere la modulazione delle aliquote e della “no tax area”, ritenuta imprescindibile vista la prima proposta di legge che prevedeva un’elevata tassazione nei confronti delle fasce deboli e dei redditi bassi, non viene corretta l’impostazione generale della riforma, sostanzialmente iniqua e debole in termini di reale accertamento dei redditi. (…)
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