Annalisa Boselli di Corriere Romagna San Marino: Fisco e sindacati. / Sì alla riforma tributaria ma dopo il voto / Tamagnini (Csdl): «Impossibile farla passare ora. Troppi i rischi di fare degli scivoloni». Biordi (Usl): «Meglio andare alle urne e con un governo forte operare un cambiamento vero»
SAN MARINO. Sì alla riforma tributaria, ma dopo il voto. Al massimo, quello che si può fare in questa fase di transizione, è far passare i provvedimenti più urgenti, quelli che servono ad “accontentare” il Fondo monetario internazionale. Ma non spezzettiamo la riforma nella sua struttura, perchè frutto di un faticoso accordo tra le parti in gioco. Sono concordi quasi tutti i sindacati sul fatto che si debba rimandare la riforma dopo il ritorno alle urne, quando ci sarà un governo forte e la nuova coalizione saprà finalmente condurla in porto. «Una riforma di questo tipo –afferma Giuliano Tamagnini della Csdl– non si può fare adesso. Sono troppi i rischi di fare degli scivoloni e noi non ce lo possiamo permettere». Percorribile, per Tamagnini, la strada di far passare le richieste urgenti che si chiedono da fuori, ma senza smembrare la riforma. «Non la si sacrifichi. Si può tranquillamente andare alle elezioni subito e approvare la riforma a novembre senza correre alcun rischio». Sulla stessa linea di pensiero è Francesco Biordi della Usl: «Meglio andare al voto. E con un governo forte fare una riforma vera e propria. Noi possiamo rispondere a qualche richiesta stralcio che ci viene chiesta dall’Europa, ma, più in generale, è bene andare alle elezioni». (…)
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