San Marino Rimini. Chi teme Lolli. Parla il Procuratore Giovagnoli

San Marino Rimini. Chi teme  Lolli. Parla il Procuratore Giovagnoli

Il Procuratore Capo di Rimini Paolo Giovagnoli ha rilasciato nelle settimane scorse un’intervista a Sergio Bianchi di La Voce di Romagna sul caso Lolli: fallimento per 43 milioni (13 banche e 8 finanziarie), Rimini
Yacht
.  Lolli è accusato di una serie di truffe a Rimini,
a   San
Marino
e in altri
luoghi
, attraverso il sistema
della plurintestazione
di yacht.

“Piano piano abbiamo scoperto questa realtà, ossia che Lolli aveva messo assieme questa attività in base alla quale vendeva più e più volte le stesse imbarcazioni, cosa che poi ha portato al fallimento della sua impresa”. 

Secondo Lei era possibile attivare  la truffa carosello senza la complicità della banche? “Noi questo è un dubbio che abbiamo sinceramente. Più che altro la cosa che a me ha lasciato sempre perplesso era che queste società  di leasing pagassero queste somme senza fare alcun accertamento. Tutti abbiamo fatto un mutuo per la casa, sapete i controlli che fanno … Possibile che concedessero a Lolli tutto alla cieca senza nemmeno chiedere i documenti? Non si possono escludere altri reati. Ci sono indagini in corso, certamente”.

Le parole del Procuratore Giovagnoli lasciano pochi dubbi sul fatto che nel caso Lolli siamo ancora all’inizio della storia. C’è da chiedersi fino a che punto davvero la latitanza di Lolli non sia utile a molti di coloro che in questa storia ci sono dentro fino al collo e che fino ad oggi si sono nascosti dietro la  sua fuga. Ma prima o poi ritornerà. 

 

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