San Marino Rimini. Frontalieri nel mirino del fisco. Annalisa Boselli, Corriere Romagna

San Marino  Rimini. Frontalieri nel mirino del fisco. Annalisa Boselli, Corriere Romagna

Annalisa Boselli di Corriere Romagna:  Ora facciamo i conti. L’Agenzia delle entrate in queste ore sta convocando i lavoratori con una richiesta generica d’incontro per chiarire alcune posizione “sospette” /
Stretta del Fisco, tremano i frontalieri /
Accertamenti per 5.500 persone. Obiettivo: scovare redditi che risultano spariti

L’accertamento
riguarda pensioni
maturate in due Paesi


C’è anche chi
non ha pagato tasse
ma chiese assistenza

Stretta del Fisco, i
frontalieri tremano: nel mirino
ci sono diverse “anomalie”
su cui l’Erario vuole vedere
chiaro, mettendo in
campo diversi accertamenti
tra le 5.500 persone che lavorando
tra Rimini, l’Italia e
San Marino, pensionati inclusi.
L’Agenzia delle entrate
sta convocando in queste ore
i lavoratori con una richiesta
generica d’incontro per
chiarire alcune posizioni
“sospette”. Lo scopo è sapere
da dove arrivano certi redditi,
dal momento che, incrociando
i dati
con Inps e Ausl,
il lavoratore
o pensionato
in questione,
non risulta,
per loro, aver
avuto una
occupazione negli ultimi anni.
Uno è il caso delle pensioni
dei lavoratori che l’hanno ottenuta
da entrambi gli Stati,
grazie alla convenzione, cioè
coloro che hanno maturato
contributi in entrambi i Paesi,
ma non hanno pagato la
doppia imposizione quindi
non risultavano frontalieri.
Potrebbe essere questo il caso
di una persona che ha lavorato
per qualche tempo in
Italia e che non ha
mai pagato la doppia
imposizione
(introdotta nel
2003), ma chiesto
qualche anno dopo
il ricongiungimento
dei contributi,
quelli dall’Italia e da
San Marino. Saltando così
all’occhio dei controllori e
certificando in pratica di avere
“evaso ” la
tassa.
Un altro è il caso
di chi non ha mai
fatto la dichiarazione
dei redditi
in Italia, ma ha richiesto
all’Inps il
modulo Ismar 5 che serve, una
volta compilato e consegnato
all’Iss (l’Istituto sanitario
sammarinese), a ottenere
la protezione sanitaria.
Anche in questo caso, Inps e
Agenzia delle entrate potrebbero
incrociare i dati e individuare
i nomi di chi ha chiesto
il modulo (certificando di
essere frontaliere) e risulta
quindi negli elenchi dell’Inps,
ma, non avendo mai presentato
la dichiarazione dei
redditi in Italia,
non risulta
in quelli
del l’Agenzia
delle entrate,
evadendo, di
nuovo, la tassa.
Ma questo
potrebbe riguardare anche
tutte quelle persone che hanno
chiesto la disoccupazione
in Italia, pur avendo cessato
un rapporto di lavoro a tempo
determinato a San Marino.
Non è di certo il primo
controllo che il fisco italiano
abbia fatto sui conti dei lavoratori
frontalieri. Ma in
passato si è trattato di verifiche
più tecniche, magari
sul calcolo corretto di detrazioni.
Questa è la prima volta
che l’azione viene condotta
così a tappeto, incrociando i
dati tra i vari enti e andando
a vedere anche sui redditi dei
lavoratori ormai a riposo
. (…)

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