Manuel Spadazzi di Il Resto del Carlino: «Molti funzionari corrotti, ma nessuno denuncia» / Le accuse del procuratore Giovagnoli al convegno della Banca Valmarecchia
Sulla carta, sono pochissimi.
Dal 2011 a oggi, sui 20mila reati
‘trattati’ dalla procura di Rimini,
«solo 20 riguardano casi di corruzione
e concussione, e tutti sono
stati commessi da uomini della
Guardia di finanza».
Ma guai,
avverte il procuratore capo di Rimini
Paolo Giovagnoli, «a pensare
che la corruzione non abiti qui.
Il problema è che purtroppo, in
molti casi, non siamo riusciti ad
avere le prove tangibili che ci fosse
stato uno passaggio di denaro
tra i funzionari pubblici corrotti e
i loro corruttori. Ma il sospetto,
in molti casi, resta fortissimo».
(…) … l’evasione fiscale, una
delle piaghe vere di Rimini. «Come
ci si spiega che tanti riminesi
girino ancora con auto di lusso
targate San Marino, intestate a fiduciarie
sammarinesi?». Su San
Marino anche Grasso non fa sconti:
«Gli scudi fiscali e i condoni
hanno fatto raddoppiare i flussi
di denaro rientrati in Italia, ma
ancora oggi basta salire col bus a
San Marino con una valigetta piena
di banconote da 500 per portare
milioni sul Titano passando
inosservati».
Ma l’ipocrisia sul tema
dell’evasione è una piaga forse
più grave dei controlli. «Appena
si viene chiamati a chiarire la propria
posizione, si grida allo scandalo
e si attaccano i magistrati».
Ma chi non ha scheletri nell’armadio,
non deve temere nulla.
«E’
successo pure a mia figlia: ha comprato
un appartamento, la rata del
mutuo era troppo alta rispetto al
reddito, e così è stata chiamata
dall’Agenzia delle entrate». Ma i
guai con il fisco sono finiti subito,
perché «mia figlia ha dimostrato
come stanno le cose: il mutuo glielo
pago io».