L’Azienda autonoma di Stato per i servizi pubblici di San Marino ha un nuovo Consiglio di amministrazione.
Lo ha nominato oggi pomeriggio il Consiglio Grande e Generale. Si tratta del primo ente a subire lo spoil system introdotto a luglio dal governo. Secondo lo statuto dell’AASS infatti il precedente Cda, nominato appena 13 mesi fa, sarebbe dovuto restare in carica per 5 anni.
In apertura di comma i Capitani Reggenti hanno ricordato che, in base all’esito elettorale dell’8 dicembre 2019, i 5 membri del nuovo Cda devono essere indicati da Rete (1 membro), Pdcs (2 membri), Npr (1 membro) e Libera (1 membro).
Rete in particolare ha proposto il Presidente nella persona di Francesco Raffaeli, il Pdcs ha indicato Enzo Zannoni e Rodolfo Valli, Npr ha indicato Luca Nanni, mentre Libera ha annunciato che indicherà il nome successivamente.
Il Consiglio ha quindi nominato il Presidente con 34 voti a favore e 8 astenuti e i restanti 3 membri con 32 voti a favore e 8 astenuti.
Francesco Raffaeli
Sempre in tema di servizi pubblici, subito prima del Cda dell’AASS è stata rinnovata anche la Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia. Come previsto dalle norme, le candidature sono state presentate dal Congresso di Stato. Si tratta di Marco Affronte in qualità di presidente, e i professionisti sammarinesi Marco Silvagni e Marco De Luigi.
In Consiglio in particolare si è acceso il dibattito sul presidente, professionista riminese nonché ex eurodeputato italiano eletto con il Movimento 5 Stelle e poi passato da indipendente al gruppo dei Verdi. Dall’opposizione si sono sollevati critiche sul curriculum non ritenuto sufficientemente specifico e sull’opportunità di scegliere un ex politico italiano, perlopiù in rotta con i 5 Stelle attualmente maggioranza di governo in Italia.
Dubbi rispediti al mittente da governo e maggioranza. Per il Segretario al Territorio Stefano Canti si tratta di “una personalità di spessore”. Per Emanuele Santi (Rete) quello di Affronte è “un curriculum invidiabile, in particolare su temi ambientali e climatici. Qui si vuole fare polemica a tutti i costi”.
Alla fine del dibattito, su richiesta di Nicola Renzi di Rf, la votazione del presidente è stata fatta per scheda. Qui il candidato Affronte ha ottenuto 37 voti mentre 3 voti sono andati a Marco Silvagni.
——