Si è riunito ieri il Consiglio Direttivo del Psd. Diverse le considerazioni fatte: dall’indagine “Staffa” all‘Esecutivo Socialista.
Il tema delle infiltrazioni criminali in Repubblica è stato messo a nudo
come mai prima, rivelando un pericolo esiziale anche per il nostro
piccolo stato: un meccanismo attraverso il quale partendo dal
riciclaggio e dal legame con alcuni soggetti del mondo finanziario si
allarga fino a fare immaginare contatti con la politica, infine
l’essenza stessa della comunità. Già da tempo il PSD ha proposto una
serie di iniziative quali l’istituzione dell’ufficio inquirente,
maggiori strumenti di indagine e controllo, la reintroduzione del reato
di evasione fiscale, utili a contrastare fenomeni criminali.
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Il Consiglio Direttivo del PSD ha altresì valutato l’evoluzione della
Costituente del Partito Socialista a seguito dei due incontri
organizzati tra la Costituente ed il PSRS da cui è scaturita la proposta
di formazione di un Esecutivo del Partito Socialista con la
partecipazione anche del PSRS. Il dibattito scaturito ha sottolineato
l’importanza e la positività di un confronto quanto più possibile
allargato, senza preclusioni e aperto a tutti contributi per arrivare
alla costituzione di Partito Socialista forte, inclusivo e coinvolgente,
di stampo europeo e riformista, con un preciso impegno per il
rinnovamento. Il Consiglio Direttivo, a seguito della proposta di un
prossimo incontro tra NPS, PSD e PSRS, conferma la propria volontà,
peraltro già espressa nelle precedenti deliberazioni, di avanzare nel
percorso e quindi discutere assieme agli altri soggetti politici la
forma, le delegazioni, i poteri dell’Esecutivo del Partito Socialista.
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