Roberto Zavoli invita la Commissione antimafia, a rendere note le sue testimonianze in modo da porre fine allo stillicidio di accuse di cui è stato direttamente o indirettamente bersaglio dopo la pubblicazione della selazione della stessa commissione.
Dinanzi alla Commissione Antimafia, ascoltato quale teste, ho riferito quanto di
mia conoscenza sui fatti e sulle persone citate. Non comprendo per quale motivo
il mio nome venga continuamente tirato in ballo, tra i 54 testimoni ascoltati
dalla Commissione, come se fossi io l’unico o il principale artefice della
vicenda. Non avendo nulla da nascondere e non temendo smentite, autorizzo la
Commissione, se necessario od opportuno, a pubblicare integralmente le mie
testimonianze, purchè senza omissis.
A questo punto, nonostante il quadro
inquietante che si profila, di certo non agevolato dal clima da “caccia alle
streghe” che sta vivendo San Marino, essendo consapevole della mia innocenza, ho
sempre creduto, e lo credo tuttora, che alla fine sarà fatta chiarezza su tutta
la vicenda e che, come già avvenuto nel procedimento di Napoli (ove la mia
posizione è stata archiviata), anche i restanti procedimenti si risolveranno
positivamente.
Vedi la
lettera aperta – comunicato di Roberto Zavoli.
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