Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Televisione di Stato / Carmen Lasorella, un addio al veleno /
A salutarla, fuori dagli studi, uno striscione: “Grazie, grande direttore. Arrivederci”.
Editoriale di fuoco contro i politici. Già scelto e insediato il successore, Carlo Romeo
Il “testamento”
«Non bastano il satellite
o perfino la prova
del cambiamento possibile:
ci si arena di fronte alla mediocrità
e alle cattive abitudini»
SAN MARINO. «Per cambiare ci voleva
il sostegno condiviso, invece ci
si arena di fronte alle mediocrità». E’
un addio tra le polemiche, quello di
Carmen Lasorella che, dopo quattro
anni, lascia la direzione generale della
tv di Stato di San Marino.
A salutarla, fuori dagli
studi, uno striscione
Grazie, grande direttore.
Arrivederci, ma la rappresentanza
sindacale
aziendale non commenta.
E lascia intendere di
non saperne nulla.
Intanto, ieri pomeriggio,
dopo l’assemblea
dei soci si è insediato il
nuovo consiglio di amministrazione
che ha
proceduto alla nomina
del nuovo direttore Carlo
Romeo, giunto sul Titano
ieri pomeriggio. La
nomina è avvenuta su
indicazione del socio
Rai e del nuovo presidente
Luca Marcucci.
Lasorella, l’ex inviata
di punta della Rai, lascia
firmando un editoriale
dalle note amare:
finisce il suo mandato
anzitempo, dice lei, perché
non c’era voglia di
cambiare. E che il cambio
al vertice sia avvenuto
proprio alla vigilia
delle elezioni sammarinesi,
odora ancora di
più di scelta politica.
«La difficoltà non sta
nel seguire le nuove idee
ma nel lasciare le
vecchie, io le ho lasciate
– ha detto in un misto di
rabbia e commozione,
nel suo ultimo intervento
televisivo sulla San
Marino tv – e lascio l’incarico
in anticipo: pare
che la tv sia diventata
improvvisamente una
priorità».
Contentezza per quanto
fatto, amarezza per il
modo in cui è finita, e
nessun rimpianto, aggiunge
l’ex direttore generale.
«Il mio obiettivo
era ampliare gli orizzonti
di un piccolo Stato
attraverso la comunicazione.
Una comunicazione
di servizio pubblico
che sfruttando le leve
della tecnologia e il fondamento
delle professionalità
avrebbe presentato
la grande occasione
per riaffermare il valore
dell’antica terra della libertà
con l’esempio di
un’informazione che
non si inchina, ma che
esercita il suo diritto dovere
di raccontare i fatti.
Ma le visioni hanno
bisogno di sostegno condiviso
e di risorse. Non
bastano il satellite o il
rinnovamento dell’organizzazione
o perfino
la prova del cambiamento
possibile: ci si arena
di fronte alla mediocrità
e alle cattive abitudini».
Leggi l’editoriale di commiato di Carmen Lasorella, tratto da San Marino Oggi