San Marino Rtv. ‘Missione … incompiuta?’, Pier Roberto De Biagi

San Marino Rtv. ‘Missione … incompiuta?’,   Pier Roberto De Biagi

Il dr. Pier Roberto De Biagi – ‘Ministro Plenipotenziario, già responsabile della stampa e delle pubbliche relazioni del Dipartimento e della Segreteria di Stato per gli Affari Esteri’ – su “Identità Sammarinese” 2011 della Dante Alighieri, ha scritto: “Missione … incompiuta? L’impervio cammino della radiotelevisione pubblica sammarinese“.

De Biagi ripercorre, dettagliatamente,  tappa dopo tappa, detto  cammino,  dal 29 aprile 1953 quando la Repubblica di San Marino  ha firmato con l’Italia l’accordo con cui ha  rinunciato  “ad installare o gestire sul proprio territorio stazioni radio e televisive trasmittenti o ad accordarne la concessione a Governi esteri o a Società private sia sammarinesi che straniere, nonché ad installare o gestire stazioni radio e televisive riceventi diverse dai normali apparecchi riceventi per radio-diffusione e televisione circolare“.  

Poi con Gatti-Andreotti si arrivò ad un   “Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva“, firmato il    23 ottobre 1987. 

Nuovo accordo Stolfi-D’Alema il 5 marzo 2008, fra l’altro, non ancora ratificato.

Anche l’accordo tecnico firmato fra le amministrazioni  di competenza dei due Stati il 21 dicembre 2010,  non  ha risolto  il problema di fondo dell’allargamento del bacino di utenza.

Insomma c’è ancora tanto da fare per quanto riguarda i rapporti con l’Italia.

Ma anche, forse, nella conduzione del servizio. “Il fiducioso auspicio iniziale  di Sergio Zavoli affinché un giorno il mondo – o almeno un suo qualche sobborgo – potesse accreditare una notizia sostenendo che ‘l’ha detto San Marino’ resta, a ben guardare, un’illusione o, quanto meno, un vaticinio incompiuto.

 Al di là, infatti, di qualche meritoria ancorché estemporanea esercitazione, all’ex Palazzo dei Congressi hanno prosperato e prosperano a tutt’oggi, comode incontrastate, le piatte agenzie e le indistinte ‘eveline’, a discapito, in buona parte, della professionalità, dell’inventiva e dell’originalità. E noi – mentre ‘il mondo’ ci ha un tantino dimenticati o forse non ci ha mai preso in eccessiva considerazione – siamo ancora qui ad attendere il salto di qualità, lo scatto memorabile, la dimensione dell’eccellenza“.

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