San Marino. Scambio tra obbligazioni BNS e titoli di Stato, il Comitato: “Nessuna spiegazione sulle informazioni non corrette fornite”

San Marino. Scambio tra obbligazioni BNS e titoli di Stato, il Comitato: “Nessuna spiegazione sulle informazioni non corrette fornite”

A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina…Scambio “volontario” tra obbligazioni BNS e titoli di Stato.

Lo scrive Thomas Biagi per conto del Comitato correntisti sammarinesi, e aggiunge: “Come specificato a mezzo del comunicato stampa diffuso il 18 febbraio scorso ci siamo mossi, tramite iniziative formali, per chiedere conto agli attori istituzionali coinvolti di quanto è stato richiesto di sottoscrivere agli ex correntisti di Banca CIS da parte degli istituti bancari.

Nelle ultime settimane, infatti, i titolari di obbligazioni BNS con scadenza al 2024 ed al 2026, sono stati contattati, sia informalmente che per il tramite di missive, dalle banche depositarie che hanno richiesto loro di sottoscrivere “volontariamente” lo scambio tra obbligazioni ed i Titoli di Stato aventi scadenza al 2037 ed al 2042 di cui ai D.D. 168 e 169 del 16.12.2022.

A quanto riferitoci, alcuni responsabili degli istituti coinvolti hanno, per via telefonica, addirittura parlato di obbligatorietà – “in base alla Legge”! – di procedere a tale sottoscrizione onde non incorrere nel rischio di perdere del tutto i propri risparmi.

Rispetto a tali sollecitazioni abbiamo chiesto conto alle direzioni degli istituti bancari, ad ABS, a Banca Centrale ed alla Società di Gestione degli Attivi ex BNS S.p.a. di fornire chiarimenti.

Ad oggi è pervenuta unicamente risposta da ABS che, in rappresentanza degli istituti associati, ha precisato come la prospettata adesione allo scambio, iniziativa sollecitata alle banche dalla Società di Gestione degli Attivi ex BNS, fosse una mera “opportunità” offerta alla clientela confermando come dall’impianto normativo di riferimento, comunque, i titoli di Stato 2037 e 2042 sono destinati a sostituire, alla loro scadenza, le obbligazioni BNS. Il termine per aderire fissato al 10.03.2023 è stato giustificato per ragioni logistiche e di organizzazione di SGA.

Si è confermato, pertanto, come segnalato dal Comitato Correntisti che, rispetto a quanto impropriamente comunicato per le vie brevi ai titolari, la prospettata necessità di sottoscrivere i moduli sulla proposta di scambio, non fosse imposto da nessuna legge o provvedimento normativo.

Nessuna spiegazione ci è stata fornita con riferimento alle informazioni non corrette che sono state fornite agli interessati dal personale degli istituti in ordine alle natura ed alle finalità dell’operazione.

Ci teniamo, infatti, a ribadire come la mancata adesione non compromette, a fronte del paventato mantenimento delle obbligazioni, maggiori rischi per i titolari considerato che, a mente dell’art. 7, comma I, del decreto delegato n. 126 del 2020 queste ultime sono, comunque, garantite dallo Stato.

Continuiamo a non comprendere quali sarebbero stati i benefici per chi avesse inteso aderire considerato che avrebbe prestato il proprio consenso – ora e per sempre, senza possibilità di poter contestare alcunché in futuro – a fronte del riconoscimento di un tasso di interesse maggiore percepibile da subito, allo scambio tra una obbligazione avente scadenza nel 2024 o nel 2026 con un titolo di Stato avente scadenza tra 15 e 20 anni.

L’iniziativa, per come l’abbiamo compresa e vissuta, ci pare costituisse il tentativo di raccogliere adesioni “volontarie” allo scambio tra obbligazioni e titoli per evitare future contestazioni ed assicurarsi di non dover pagare quanto dovuto e quanto promesso ai correntisti interessati alle scadenze promesse.

Nessuna risposta, purtroppo, è pervenuta proprio dal promotore dell’iniziativa Società di Gestione degli Attivi ex BNS il cui silenzio probabilmente dice più di mille parole.

Confidiamo che, per il futuro, qualora emergessero ulteriore iniziative o “opportunità” offerte ai titolari delle obbligazioni BNS esse vengano comunicate ed illustrate con maggiore correttezza e trasparenza”.

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