San Marino Oggi: Arresti Enav, sul conto “Ciclamino” di San Marino i soldi della tangente / Nomi che si intrecciano anche nelle indagini Fastweb-Sparkle e Mokbel
Secondo la procura
di Roma, il 29 gennaio 2010 Di
Lernia va a San Marino e ritira dal
conto corrente ‘Ciclamino’, aperto
presso la Banca Commerciale
Sammarinese, 206 mila euro. Soldi
che sarebbero stati consegnati il
2 febbraio al tesoriere dell’Udc,
alla presenza di Pugliesi. Della
‘tangente’, ovviamente, ”non c’è
annotazione alcuna nei bilanci
della Print System, l’azienda di Di
Lernia, nè – scrive il Gip – risulta
deliberata dagli organi sociali… in
quanto si trattava di impiego di cosiddetti
‘fondi neri”.
Anche Lorenzo
Cola – ex ”consulente globale” di
Finmneccanica, pure lui indagato –
conferma di aver ”trovato conferma
dallo stesso Pugliesi” del denaro
versato da Di Lernia all’Udc.
Come avveniva la corruzione
Così Di Lernia ricostruisce invece
il “sistema” di corruzione: “Ogni
impresa ha un politico di riferimento
che paga attraverso i vertici
di Enav e Selex, oppure direttamente.
Io ho pagato direttamente
Brancher e il parlamentare dell’Udc
attraverso una triangolazione estera:
ho portato i soldi a Cipro, poi li
ho trasferiti a San Marino e infine li
ho prelevati in contanti e distribuiti
a Roma. Brancher li voleva fatturati
alla sua fondazione ‘L’Officine
della Libertà’, gli altri versamenti
erano invece ‘in nero’.
In totale
ho versato circa un milione in due
anni. So che anche Cola ha pagato
due politici, in totale in dieci anni
sono stati versati circa tre milioni e
mezzo di euro di tangenti per l’assegnazione
degli appalti di Enav e
di Selex”.
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