Nuova udienza ieri presso il Tribunale di Rimini del processo promosso
dall’avvocato di San Marino, Alvaro
Selva, contro Mario Scaramella e che ha già tirato in ballo politici di San
Marino quali Gabriele
Gatti e Claudio
Podeschi. A deporre proprio Scaramella, di cui l’avv. Selva aveva consegnato, a suo tempo, alle autorità sammarinesi un voluminoso documento.
Nq Rimini San Marino (www.nqnews.iti): Imputato per calunnia nei confronti di Alvaro Selva, il napoletano non ammette né smentisce di essere nei servizi segreti / Lo 007 sotto torchio in aula / Scaramella racconta di spie russe e pericolo terrorismo “Guzzanti mi disse: riferisci tutto alle procure competenti”
(…) Al procuratore capo, Paolo Giovagnoli, durante l’interrogatorio Scaramella ha raccontato di come furono Claudio Podeschi e Fiorenzo Stolfi, all’epoca dei fatti ministri sammarinesi, ad esternare in un incontro a Roma preoccupazioni relative alla sicurezza del Titano.
In quell’occasione i due avrebbero fatto anche riferimento a Selva, non come trafficante internazionale, ma come uomo politico influente.
“Mi descrissero quali erano le maggiori preoccupazioni dello stato sammarinese”, ha detto Scaramella che ha fatto notare come il Titano quasi non avesse rapporti con gli Usa.
Scaramella parla anche dei fondi neri del Sisde che furono trovati a San Marino su un conto corrente e di come Selva ne difese alcuni funzionari indagati per riciclaggio. Nella ricostruzione di Scaramella si intrecciano i fatti internazionali di quegli anni, i collegamenti sammarinesi e la politica italiana. Cita agenti russi e personaggi di spicco della vita politica a Mosca, finanziamenti ai vecchi partiti comunisti e documenti riservati. Lasciato a briglia sciolta dal procuratore Giovagnoli, Scaramella però non ha ammesso di aver fatto per primo il nome di Selva alle questure e alle procure competenti. (…)
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22 novembre 2004.
6 dicembre 2004.
Scaramella
e i politici a San Marino