In seguito alla querelle politica scaturita riguardo alla questione del “compro oro”, sorto da poco lungo la Superstrada, a Dogana, a pochi metri dal confine italiano, interviene la Segreteria di Stato Industria Artigianato e Commercio, affermando che tali attività già ora sono soggetti vigilati dall’AIF, sottostanno
all’obbligo dell’adeguata verifica e devono rispettare le normative
anti-riciclaggio.
La Segreteria di Stato Industria Artigianato e Commercio, a seguito del dibattito recentemente intervenuto sulle attività cosiddette di “compro oro”, informa la cittadinanza e le forze politiche e sociali che tali attività già ora sono soggetti vigilati dall’AIF, sottostanno all’obbligo dell’adeguata verifica e devono rispettare le normative anti-riciclaggio. La materia, comunque, richiede una più ampia e specifica trattazione e per tale motivo è stata predisposta un’apposita bozza di legge titolata “Disciplina del mercato dei metalli preziosi”, in collaborazione con Banca Centrale di San Marino, che questa Segreteria di Stato, concordemente con la Segreteria Finanze, porterà all’iter legislativo in tempi brevissimi.
Per quanto attiene alle dichiarazioni della Titan Gold spa, nel biasimarne il tono e l’irriverenza, la Segreteria di Stato precisa che è parte dell’attività routinaria della stessa, e in particolare del Segretario di Stato, incontrare imprenditori che tramite professionisti o meno ne facciano richiesta sulla base di molteplici motivazioni.
L’esercizio dell’attività in oggetto non richiede nulla osta o autorizzazione da parte del Congresso di Stato, pertanto il rilascio di licenza è avvenuto in modo automatico da parte degli organismi competenti.
Ufficio Stampa Segreteria di Stato Industria Artigianato e Commercio
[Comunicato Stampa]
