La
difficile situazione in Siria è stata analizzata nei mesi di
settembre e ottobre 2012 dal fotoreporter Fabio Bucciarelli
attraverso una serie di immagini che denunciano le gravi conseguenze
causate dalla guerra civile. L’aggressione con le armi chimiche
subita dalla popolazione, denunciata da Emergency e sulla quale
stanno indagando gli esperti delle Nazioni Unite, dopo una prima
reazione che pareva rendere imminente un intervento armato esterno,
oggi vede la comunità internazionale impegnata in un positivo
approfondimento che possa evitare un nuovo conflitto in Medio
Oriente.
In
tale quadro assume grande valenza l’iniziativa che gli organizzatori
del Premio Ilaria Alpi
hanno deciso di realizzare nella Repubblica di San Marino. “Battle
to death” è il titolo
della mostra fotografica che alla presenza di Bucciarelli stesso, di
Andrea Vianello, Direttore di Rai Tre, di Luca Ajroldi, Presidente
della Giuria del Premio Ilaria Alpi e di Tiziana Ferrario,
Corrispondente a New York per il TG1, verrà presentata alle ore
11,30 di domenica 8 settembre presso l’Aula Magna dell’Università
degli Studi della Repubblica di San Marino (ex Chiesa del Monastero
di Santa Chiara, Centro Storico di San Marino).
Patrocinato
dalle Segreterie di Stato per l’Istruzione e Cultura, per il Lavoro
e l’Informazione e per gli Affari Esteri, l’evento crea uno stretto
legame con il Premio Ilaria
Alpi, volto a promuovere
una cultura basata su legalità, verità e giustizia, valori
testimoniati dalla giovane giornalista uccisa in Somalia nel 1994
insieme all’operatore Miran Hrovatin e nei quali la Repubblica di
San Marino riconosce gli elementi fondanti la vita democratica di
ogni Paese.
Ricordare
l’impegno di Ilaria Alpi significa sottolineare il ruolo necessario
ed importante dei mezzi di informazione che, attraverso l’operato
attento dei giornalisti, investigano la realtà per comprendere la
complessità delle situazioni e degli eventi e ne rintracciano gli
aspetti oscuri, sollecitando interrogativi e riflessioni che
contribuiscono ad individuare nuovi percorsi per affermare verità e
giustizia. “Non c’è libertà senza legalità”, scriveva Piero
Calamandrei: questa è la strada che la Repubblica di San Marino ha
scelto di compiere con rinnovata e ferma volontà.
L’allestimento
di una mostra fotografica dedicata alla Siria richiama la
responsabilità di mantenere uno sguardo vigile e partecipe su quelle
situazioni in cui è violata la dignità di uomini e donne e
sottolinea l’impegno affinché Istituzioni e mezzi di informazione
uniscano le proprie forze per tutelare i diritti umani.
La
mostra, allestita presso il Museo
dell’Emigrante della
Repubblica di San Marino, sarà inaugurata domenica 8 settembre e
rimarrà aperta fino all’8 ottobre. La scelta del luogo non è
casuale in quanto la storia dell’emigrazione sammarinese dimostra
come, nei secoli, i cittadini e le cittadine sammarinesi nei duri
periodi di crisi economica abbiano scelto la via della legalità,
attraverso il lavoro e la fatica, affrontati con dignità e coraggio.
Nel 2000 il Premio Ilaria
Alpi ha per questo
assegnato il Premio Giovani al documentario “Gli
anni del carbone”,
inerente l’esperienza dei minatori sammarinesi.
Conferenza
di presentazione:
Domenica
8 settembre ore 11.30
Aula
Magna dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino
Contrada
Omerelli, 20
Centro
storico della Repubblica di San Marino
Saluti
Giuseppe
Maria Morganti
Segretario
di Stato per l’Istruzione, la Cultura e l’Università
Iro
Belluzzi
Segretario
di Stato per l’Informazione e il Lavoro
Massimo
Pironi
Sindaco
di Riccione
Interventi
di:
Andrea
Vianello Direttore di Rai Tre
Luca
Ajroldi Presidente della Giuria del Premio Ilaria Alpi
Tiziana
Ferrario Corrispondente a New York per il TG1
Fabio
Bucciarelli Fotoreporter