David Oddone di L’Informazione di San Marino sulla causa Carisp – Mef: Trasporto danaro, sentenza Rimini da’ ragione al colonnello Lucignano / L’ex comandante del nucleo tributario riminese propose la dogana fissa al confine
(…) La normativa dà ragione a Lucignano Il colonnello Gianfranco Lucignano, già capo del nucleo di polizia tributaria della finanza riminese, fresco di trasferimento in quel di Ancona, aveva destato indignazione in parte del Paese quando propose una dogana fissa tra Titano e Italia. A questo punto, alla luce della sentenza di cui sopra, aveva ragione lui. E chissà che forse alla luce della condanna nella quale è incorso non ci pensi pure il ministero del tesoro italiano. Più chiara di così infatti la sentenza non potrebbe essere: se nessuno vi domanda nulla, siete tranquilli. Tanto più che come sanno anche i bambini, fra Italia e San Marino non esiste alcuna dogana fissa. Dunque nella pratica – a meno che due o tre volte all’anno non vi siano posti di blocco – nessuno chiederà mai quanti soldi avete e nemmeno siete tenuti a dichiararli. Quindi tutto lecito: si può girare serenamente in autostrada, sulle statali eccetera con quanti soldi si vuole, anzi, se la finanza o chiunque altro dovesse fermarvi, infischiatevene: tanto siete lontani dalla dogana!
Resta il nodo del riciclaggio Resta il nodo legato al riciclaggio e per San Marino paradossalmente la situazione si fa ogni giorno più complessa. Tanto che viene sinceramente da chiedersi se non sia più conveniente per Carisp arrivare ad un patteggiamento con la procura forlivese. Potrebbe essere la soluzione per resettare i rapporti e ricominciare a costruire un percorso virtuoso con l’Italia. Anche il futuro governo dovrà seriamente interrogarsi su una ipotesi che ad oggi appare quella più sensata nell’interesse soprattutto del sistema sammarinese.
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