San Marino. Sepa: si continua a nascondere. Omerta’ diffusa

San Marino. Sepa:  si continua a nascondere. Omerta’ diffusa

L’articolo di Antonio Fabbri su L’Informazione di San Marino è la riprova che il Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici, ed i vertici di Banca Centrale continuano a non dire  chiaramente come stanno le cose  circa l’entrata della Repubblica di San Marino nel Sepa a partire dal 1° febbraio 2014, come Stato autonomo, alla pari, ad esempio, di Monaco.

L’accenno dei vertici di Banca Centrale all’attuale istituto tramitante  delle banche sammarinesi, l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane (Icbpi), è tutt’altro che rassicurante. Vogliamo sperare  che nessuno ritenga i sammarinesi tanto imbecilli da provare a far loro credere  che entrare nel Sepa come Stato autonomo  è la stessa cosa che usufruirne attraverso l’Icbpi, soggetto vigilato da Banca d’Italia.

Di certo sorprende il  silenzio  – da omertà –  delle forze politiche, degli ordini professionali, della associazioni di categoria imprenditoriali, dei sindacati. Come possono continuare ad assistere passivamente a questo ulteriore colpo mortale addirittura, alla sovranità, oltre che all’economia?

Leggi anche:  San Marino. Come e’ riuscito a diventare
peggio di Monaco
.

Al momento si sono espressi:

5 luglio: Banca Centrale (Informazione di San Marino)

30 giugno: Civico
10

28 giugno: Segretario
di Stato alle Finanze, Claudio Felici
(Smtv San Marino)

28 giugno: Ecso

 

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