San Marino. Quelli del gruppo criminale non hanno rubato per noi, ma per loro stessi e solo per loro stessi, ha tenuto a ribadire Marino Cecchetti, giovedì scorso a Domagnano, nel partecipato incontro pubblico organizzato dal Movimento Rete: Come uscire dalla ‘era Gatti’ (illustrazione dei 5 ordini del giorno presentati in Consiglio).
(…) si parla poco, troppo
poco di
corruzione, benché che ce ne sia tanta. Lo dicono 9
sammarinesi su 10 che è
tanta. E 9 su 10
dicono
che va addebitata alla politica.
Anche i
giudici la pensano così. “Tra le molte carte sequestrate” a quelli finiti in
galera, non han trovato nemmeno “un appunto, a contenuto non prettamente
affaristico”. Trattavano
solo di “affari illeciti”, quei politici. Loro e i loro accoliti: 100-150 persone che si sono pappato, grosso modo, un miliardo
di euro. Un miliardo di euro, grosso
modo, in una ventina d’anni.
Una precisazione è d’obbligo. Non è vero che se non ci fossero stati loro
a fare quel che hanno fatto, noi saremmo
vissuti nella miseria in questi vent’anni. Non è vero! L’accordo con l’Italia di
metà anni Settanta (monofase e
prodotti petroliferi) era più che sufficiente per assicurare alla Repubblica gli
investimenti in infrastrutture necessari per stare al passo coi tempi.
Quei signori, con la loro fame
di soldi ( ‘auri sacra fames’) hanno
pregiudicato l’avvenire del Paese ed il futuro dei nostri figli e nipoti. Hanno rubato e rubato tanto. Ma per loro.
Non
ci vengano a dire che l’hanno fatto anche per noi, per farci star meglio tutti.
(…)
Leggi l’intero intervento di Marino Cecchetti
Le tangenti per loro erano contributi.
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