Problemi servizio neve a San Marino, la Csu dura contro Canti: “Dal Segretario accuse inaccettabili”

Problemi servizio neve a San Marino, la Csu dura contro Canti: “Dal Segretario accuse inaccettabili”

“Ci sembra che ad oggi la vera emergenza, al di là delle precipitazioni atmosferiche, peraltro prevedibili e annunciate, sia la discutibile gestione del personale posta in essere dal Direttore Generale dell’AASLP e la mancanza di progetti di rilancio dell’Azienda di produzione con la valorizzazione e la giusta retribuzione delle tante professionalità presenti”.

Non usano giri di parole i Segretari delle Federazioni Pubblico Impiego della CSU nel replicare al Segretario di Stato al Territorio, Stefano Canti, in merito ai problemi nella gestione dell’emergenza neve dei giorni scorsi a San Marino.

I Segretari Antonio Bacciocchi (FUPI-CSdL) e Milena Frulli (FPI-CDLS) replicano con durezza al Segretario Canti: “È inammissibile che un Segretario di Stato si permetta di attaccare pubblicamente alcuni dipendenti accusandoli ingiustamente di aver rifiutato di svolgere il servizio di rotta neve”.

Quindi i sindacalisti ricordano che “la partecipazione al Centro di Coordinamento Operativo (CCO), che elabora i programmi del servizio rotta neve, in virtù degli accordi e dei regolamenti in vigore che, seppur scaduti, restano validi fino al loro rinnovo, è su base volontaria e pertanto non fa parte del normale orario di lavoro e quindi va retribuita come prestazione straordinaria. E i dipendenti dell’Azienda di Stato Lavori Pubblici (AASLP) hanno una retribuzione che copre proporzionalmente le loro responsabilità, e tra queste non c’è la partecipazione al CCO, ma la normale attività sui cantieri operativi dell’azienda. Inoltre, se fosse stata una mera questione di remunerazione, come afferma il Segretario Canti, una volta chiarito che per quest’anno non sarebbe cambiato nulla, il personale avrebbe accettato di aderire al CCO”.

Quindi i Segretari della Federazioni Pubblico Impiego sollevano alcuni pesanti interrogativi: “Il Segretario di Stato al Territorio si dovrebbe invece chiedere come mai dei professionisti che per decenni hanno garantito la loro disponibilità, quest’anno non l’hanno rinnovata: forse è cambiato qualcosa e il clima collaborativo che negli anni passati c’era in AASPL ora non c’è più? Forse i contenuti di quella che lui definisce una bozza interna di revisione dell’accordo sono trapelati per fare in modo che qualcuno non gradito al Direttore Generale non facesse più parte del Centro di Coordinamento Operativo?

Anche perché – proseguono i sindacati – se c’era davvero la volontà di cambiare qualcosa nell’accordo, la dirigenza dell’AASLP prima di chiedere la disponibilità dei dipendenti doveva per tempo convocare le organizzazioni sindacali per presentare la nuova proposta e siglare l’accordo definito”.

I Segretari inoltre ricordano che “l’unico incontro tra le organizzazioni sindacali e la direzione dell’Azienda, presente anche la Direzione Generale della Funzione Pubblica, proprio per discutere della questione del Centro di Coordinamento Operativo è avvenuto il 28 ottobre scorso, ovvero molto tempo dopo che il Consiglio di Amministrazione e la Direzione aveva modificato il regolamento ed espletato le procedure per la nomina del CCO, tra l’altro non rispettando la legge in materia, che prevede che i suoi membri siano dipendenti dell’ AASLP”.

Forse, è l’amara conclusione dei segretari di FUPI-CSdL e FPI-CDLS, “più che accusare ingiustamente dei lavoratori, il Segretario di Stato si dovrebbe chiedere se tutta la vicenda sia stata trattata non con autorevolezza, ma piuttosto che autorità, da parte di chi dovrebbe creare un ambiente di lavoro sereno e collaborativo”.

Le Federazioni Pubblico Impiego rivolgono infine “un sentito ringraziamento a tutti i lavoratori dell’Azienda che in questi giorni si sono impegnati al servizi

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