La Tribuna Sammarinese: L’intervento di Fabrizio Bugli, che ripercorre i fatti più significativi degli ultimi giorni / Falle nel controllo bancario / “In gioco non c’è solo la reputazione e la sicurezza del Paese, ma anche il posto di tanti lavoratori e la tranquillità degli onesti clienti”
Ripensando, soprattutto, all’ultima Relazione della Direzione nazionale antimafia, diretta da Pietro Grasso, in cui si dice, tra l’altro, che San Marino “risulta in concreto deludente sul segreto bancario” e “ad alto rischio di riciclaggio”, occorre un netto sforzo superiore, in particolare della Banca Centrale, per mettere in sicurezza il settore. Perché proprio a questo (costosissimo) Istituto compete, in primis, la “governance” dell’intero sistema e l’attenta vigilanza in materia di trasparenza e adeguata verifica. Mentre, invece, aspetti della delicata vicenda di cui sopra relativi, appunto, alle procedure di controllo, agli assetti proprietari e, infine, all’opportunità di nominare il responsabile locale dell’Interpol a Commissario straordinario del Credito Sammarinese, hanno sollevato tali forti dubbi e polemiche politiche, al punto che il governo ha provveduto, giusto il giorno dopo, a diversa designazione. Viste le indebite intrusioni interne di talune Segreterie e le mai chiarite dimissioni in massa dell’allora vertice della BCS – non dimenticando altre faccende tra cui il clamoroso crack della Banca del Titano, ripianato con i soldi dei contribuenti – l’opinione pubblica attende, dunque, che gli Organismi preposti alla sorveglianza bancaria e finanziaria procedano decisamente sulla strada dell’efficienza, dell’efficacia e dell’autonomia dal potere, atteso che in gioco non c’è solo la reputazione e la sicurezza del Paese, ma anche il posto di tanti lavoratori e la tranquillità degli onesti clienti, di cui Sindacati e Associazioni dei consumatori hanno, immediatamente, chiesto all’Esecutivo precise tutele. La difficile traversata del deserto deve, necessariamente, passare anche per Via del Voltone…