Corriere Romagna San Marino: La vittima è un imprenditore. Ricatto a luci rosse, cinque a giudizio / A un mese dalla chiusura del processo a Treviso inizia in autunno quello sammarinese / Tra gli imputati per estorsione Massimo Maria Micheloni, ritenuto l’ideatore, e Alessandro Agostini
Sexy ricatto, in cinque alla sbarra: a un mese dalla chiusura del processo a Treviso, inizia in autunno quello sammarinese.
Imputati per estorsione Massimo Maria Micheloni e Alessandro Agostini, arrestati all’epoca dell’operazione (Agostini è ora in carcere ai Casetti per un’altra storia, una truffa milionaria al fisco), ma anche l’avvocato già condannato a Treviso, Adele Giordano, la 28enne L.L. protagonista del video hard assieme alla vittima, e il giovane P.G.M. incaricato d i consegnare il filmino e prendere i soldi.
Un affare che, secondo il magistrato Manlio Marsili, titolare dell’inchiesta, sarebbe stato ideato da Micheloni: lui e i complici organizzarono un incontro a luci rosse tra la vittima e la 28enne, dipendente della Titan Lampo, ditta di Agostini che mise a disposizione anche i locali e le telecamere a circuito chiuso per registrare la performance.
Col filmino in mano, chiesero la consegna di 400mila euro, pena la divulgazione ai media e sul web del video. Partì una contrattazione che si fermò a 160mila euro. Mediatrice dell’affare, l’avvocato Giordano, ora radiata dall’Albo dei legali di Treviso: la donna a luglio scorso ha patteggiato una pena a due anni di reclusione e 700 euro di multa.
Con lei, anche il marito Alfonso Romano, ex maresciallo dell’Aeronautica per il quale il collegio dei giudici del tribunale di Treviso ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno, nove mesi e dieci giorni di reclusione con sospensione condizionale della pena.