I politici stanno affondando il Paese col debito pubblico ed al
contempo non riscuotono quanto lo Stato deve avere indietro dai furfanti delle monofase
e delle banche.
In gioco c’è un ammontare di soldi paragonabile al bilancio dello Stato
di un intero anno.
Per la monofase non si sa chi potrebbe muoversi. I politici hanno arenato tutto dopo aver fatto finta di occuparsene con una indagine a livello amministrativo.
Per le banche come stanno le cose?
I vecchi vertici di Banca Centrale hanno guidato la colata di soldi pubblici alle banche, ma in modo da rendere difficoltoso il recupero sulla linea di quanto fatto per Banca del Titano. Basta ricordare che il direttore Mario Giannini non ha mai reso noto -eppure si era impegnato a farlo!- nemmeno l’ammontare dell’erogazione dello Stato a favore dell’operazione Banca Commerciale Sammarinese-Asset Banca.
Poi c’è stata l’Operazione Seppia a complicare tutto. Artefice l’ex Segretario di Stato alle Finanze Claudio Felici, maestro, a parole, di trasparenza.
Ora non resta che affidarsi ai nuovi vertici di Banca Centrale, Wafik Grais e Lorenzo Savorelli, rispettivamente Presidente e Direttore, per il recupero di dette somme.
Dovranno distinguere i truffati dai truffatori ecco il loro compito.
Si tratta di un recupero consistente.
Lo Stato ne ha un assoluto bisogno, come dimostra l’accensione del debito pubblico.