La Tribuna Sammarinese: La portavoce sbaglia, “rendiamo pubblico il nostro distacco”, scrivono quattro firmatarie / Il Comitato delle donne disoccupate si spacca: se ne va la corrente contraria agli slogan aggressivi
Protesta, sì. Ma sobria.
Era questo l’obiettivo
dell’ala ‘alla camomilla’
del Comitato donne
disoccupate, dalla quale
non sembrano proprio
aver gradito i toni aggressivi
della loro portavoce
e delle sue ‘seguaci’
durante lo sciopero generale
di venerdì scorso.
La portavoce «agisce senza
confrontarsi con il
gruppo», ammoniscono
Maria Rosa Guidi, Elisabetta
Righi, Roberta De
Paoli e Daniela Virginia
Tudor, «si sono smarriti i
valori e l’idea iniziale che
hanno animato la nascita
di questo comitato, il
quale ha come obiettivo
di concretizzare proposte
esclusivamente “lavorative”
ed assolutamente
impersonali, nel rispetto
delle istituzioni e
di noi stesse». L’amarezza
è talmente tanta che
il gruppo ha deciso di
rompere con le compagne
più agguerrite (nei
toni) e andare avanti da
sole: «Rendiamo pubblico
il nostro distacco da
questo comitato».
I cartelli che tiravano le
orecchie in maniera ‘colorita’
al segretario di
Stato agli Interni, Valeria
Ciavatta, e al consigliere
dei Moderati Angela
Venturini, proprio non
sono piaciuti alle quattro.
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