A quanto riporta Roberto Galullo di IlSole24Ore (blog Guardie o ladri) il sistema bancario della Repubblica di San Marino, secondo l’Antimafia italiana, deve essere posto sotto il controllo diretto di Banca d’Italia. Cioè esattamente come avviene per Monaco.
Galullo ha avuto modo di avere sottomano la relazione del consigliere della Direzione nazionale antimafia Pier Luigi Maria Dell’Osso, consegnata al Capo della Procura Pietro Grasso.
Questo il passo in questione: La Procura antimafia dà per scontato che fidarsi di San Marino è bene ma non fidarsi è molto ma molto meglio. “Non possono sussistere ragionevoli dubbi sul fatto che Bankitalia debba avere ogni utile potere in punto di vigilanza – scrive infatti Dell’Osso – possibilità d’ispezioni e così via, su ogni proiezione bancaria sammarinese”.
Tutti sotto la lente di Via Nazionale! Da oltre cinque anni Bankitalia ha sollevato una serie di questioni fondamentali, senza che da parte di San Marino si sia andati al di là di ampie dichiarazioni di disponibilità, di volta in volta smentite dalla realtà. “Anche l’ultima legge sul segreto bancario è risultata in concreto deludente -scrive sempre il sostituto procuratore nazionale antimafia – Bankitalia non ha consentito alle banche di San Marino di operare in Italia, ma ciò è avvenuto comunque, illegalmente. Valga per tutti il noto esempio del Gruppo Delta, attraverso la quale la Banca di Risparmio di San Marino svolgeva di fatto attività bancaria in Italia. Emblematici risultano, altresì, i collegamenti tra l’intermediario sammarinese Asset banca e la Banca di Credito e Risparmio di Romagna, nei confronti della quale Bankitalia ha dapprima disposto la gestione provvisoria e successivamente l’assoggettamento ad amministrazione straordinaria, conclusasi con la cessione del pacchetto di controllo della banca italiana ad altro intermediario“.
Ascolta il giornale radio di oggi