San Marino, Silvia Ceccoli, psicologa, fa il punto su alcuni concetti del rapporto genitori-figli

San Marino, Silvia Ceccoli, psicologa, fa il punto su alcuni concetti del rapporto genitori-figli

Intervista alla psicologa Silvia Ceccoli da L’informazione di San Marino di lunedì, 23 ottobre 2017

Grande successo per il ciclo di incontri sulle tematiche dell’età evolutiva / La Dott.ssa Ceccoli illustra l’iniziativa e fa il punto su alcuni concetti del rapporto genitori-figli
Grande successo di pubblico per il ciclo d’incontri su alcune tematiche cruciali dell’età evolutiva, iniziativa in corso presso la Casa del Castello di Serravalle con il sostegno di Banca CIS – Credito Industriale Sammarinese. La Dott.ssa Silvia Ceccoli, psicologa e psicoterapeuta, relatrice negli incontri, fornisce alcune spiegazioni.

Di cosa si preoccupano maggiormente i genitori al tempo d’oggi? “I genitori oggi si interrogano più che in passato sulle questioni educative – spiega la Dott.ssa Ceccoli -, sentendo l’esigenza di stabilire un rapporto affettivo e coinvolgente con i figli, pur mantenendosi figure di riferimento autorevoli.  L’aspetto affettivo è giudicato molto importante e i genitori investono molto sulla relazione con i figli; d’altra parte anche le conoscenze e la possibilità di informarsi sono aumentate, per cui, da un lato, sono maggiormente coinvolti in tutto ciò che riguarda i bambini/ragazzi, dall’altra sono preoccupati della loro crescita e della loro serenità. Questo legame intenso li spinge a diventare più apprensivi e sviluppare maggiori e nuove preoccupazioni, legate anche alla complessità del mondo di oggi, tendenzialmente percepito come più rischioso e pericoloso che in passato.

Spesso i genitori si pongono in maniera iperprotettiva verso i loro figli per quel che concerne scuola e attività sportive. Cosa comporta e cosa si può fare? Proprio perché preoccupati, talvolta confusi e molto interessati e coinvolti nella vita dei figli, i genitori  possono diventare eccessivamente protettivi, finendo per non favorire l’autonomia dei ragazzi. Può anche capitare che il genitore, per mantenere questa vicinanza affettiva, anche in un momento della vita come quello dell’adolescenza, in cui i ragazzi sentono la necessità ed il bisogno di trovare aree di autonomia sempre maggiori, finiscano per diventare eccessivamente eccessivamente accomodanti per non confliggere e creare “distanze”, a scapito dell’autorevolezza. Durante il prossimo incontro, previsto a metà novembre, affronteremo il tema dell’autonomizzazione, rapportandolo al contesto scuola e riflettendo come supportare i figli nello studio. 

Com’è nata questa iniziativa “Questa iniziativa è nata dalla mia esperienza professionale con i genitori e i figli e dall’esigenza di aiutare gli adulti a trovare strategie educative e risposte possibili che prevengano disagio e sofferenza. Mi accorgo che i genitori moderni sono informati e sottoposti ad un gran numero di teorie e indicazioni educative, ma spesso si sentono disorientati e confusi. Mi sembra che avvertano la necessità di spazi di confronto e condivisione, un “setting” dedicato che permetta loro di affrontare le domande e le difficoltà che la vita quotidiana con i figli fa emergere e trovare risposte possibili o strade percorribili. Questo intento è stato positivamente ed entusiasticamente colto da BANCA CIS – in particolare da Presidenza e ufficio marketing – che investe in maniera importante e convinta in iniziative che abbiano valenza sociale. 

Smartphone, video giochi, social: quanto spazio occupano nella vita dei bambini e degli adolescenti? Ricerche internazionali recenti dimostrano che bambini e ragazzi, fin da piccolissimi passano più di 10 ore di fronte ai media (compresi i media cartacei, ma che si rivelano essere quelli meno utilizzati). I bambini prediligono videogiochi, video su youtube e tv, mentre gli adolescenti sono maggiormente interessati ai social (al primo posto rimane Facebook) e all’utilizzo di internet per scaricare e condividere musica. La rivoluzione digitale ha fatto sì che la tecnologia pervadesse tutti i campi di esperienza umana, apportando vantaggi e possibilità, ma anche alcuni rischi e un utilizzo diverso del cervello, che favorisce un’elaborazione visuo-percettiva e motoria e un tipo di intelligenza pratica, a scapito di attenzione prolungata, capacità di elaborazione di stimoli astratti ed empatia.

Soddisfatta della risposta di pubblico a questo primo incontro? Molto soddisfatta! Non solamente della presenza numerosa, ma soprattutto della partecipazione al dibattito e della disponibilità alla condivisione che hanno reso il nostro primo incontro davvero interessante e coinvolgente. Grazie a tutti gli intervenuti!

 

 

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