La Segreteria alle Finanze controbatte agli attacchi di una parte degli operatori economici verso lo strumento della SMAC: le considerazioni di fallimento -scrive in una nota – sembrano basate più su una posizione di parte che su dati oggettivi.
Il primo dato è che le transazioni Smac del circuito scontistica sono in aumento, in particolare da quando è entrata in vigore la riforma tributaria. Si tratta di un +30% dall’anno 2011 all’anno 2015. L’obiettivo di incentivare i consumi in Repubblica si sta cogliendo pienamente con beneficio sia del consumatore, che viene favorito mediante deduzioni fiscali, sia dell’operatore economico mediante l’aumento dei ricavi. Il circuito scontistica è sostenuto dall’amministrazione pubblica con finanziamenti tra gli 8 e i 9 milioni di euro, cui si aggiungono i contributi degli esercenti aderenti al circuito.
Inoltre, a gennaio 2016 le registrazioni delle transazioni del circuito fiscale sono raddoppiate rispetto a quelle dello stesso mese del 2015: nel frattempo sono intervenuti due fattori, l’obbligo di tracciare anche gli importi pari o inferiori a 5 euro e i primi controlli fiscali, come previsto dalla riforma. (…)
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