Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: L’onomatopea di un bacio
E’ dura doversi abituare a fare senza. Quello che in tutto questo bailamme da vigilia di Natale fa più tristezza è l’attaccamento al portafoglio. E quando tutto si riduce a questione di soldi, ci si trova costretti ad accorgersi che non c’è niente di più essenziale del superfluo.
Categorie e sindacati si minacciano a distanza. Al governo va anche bene, perché così non si trova da solo a fare il sacco delle botte e qualche scapaccione se lo danno pure fra di loro. Ai commercianti che urlano ad alcuni consiglieri chiedendo come facciano a stare dentro al palazzo con chi è indagato o impelagato in faccende poco chiare, non passa nemmeno per l’anticamera del cervello di interrogarsi su come mai loro, i commercianti, stiano là fuori con chi ha avuto favori, agevolazioni e magari fa pure da prestanome. Insomma, chi distorce il sistema è dentro il Palazzo, ma è pure fuori, in piazza. Di qua e di là sembra non se ne possa fare senza. Che quella povera carta blu sia diventata l’origine di tutti i mali del paese, si stenta a crederlo. Era così bello, innovativo, vantaggioso, quel borsellino elettronico! Adesso è visto come una maledizione. (…)