A proposito di Antonio di Matteo ex direttore generale della Tercas (Cassa di Risparmio di Teramo), indicato quale compagno della Cinzia Ciampani (iduepunti.it, Giancarlo Falconi, 25 agosto 2011), la quale detiene il 20 % della S.M. International Bank, ed è stata, a San Marino, Presidente della I.F. INTERNATIONAL FINANCE (già San Marino Trust Company S.p.A.), nonché cliente della finanziaria Smi (San Marino Investimenti), sotto indagine delle procura di Roma.
Lorenzo Colantonio di Il Centro Teramo (6 maggio 2012): «Sì è vero. Sono indagato nell’inchiesta sul crac Di Mario». Con una frase di dieci parole, Antonio Di Matteo, l’ex direttore generale della Tercas, chiarisce il retroscena più importante che ha innescato il commissariamento del polo bancario più grande d’Abruzzo, l’uscita di scena dello storico presidente, Lino Nisii, e dell’intero cda. In altre parole: il terremoto Tercas.
Ma Di Matteo non ha problemi a rispondere per telefono da Milano dove piove a dirotto, e aggiunge: «E’ vero che il 30 giugno del 2011 ho subìto una perquisizione e sono stato interrogato dalla Finanza nella caserma di Giulianova sul prestito di 23 milioni al costruttore Di Mario. Sono difeso da un avvocato che è un ex magistrato romano, ma la procura di Roma da quel giorno non ci ha più convocati. E dell’inchiesta non so più nulla da mesi. Ma sono sicuro che presto si chiarirà tutto perché la Tercas è parte offesa».
Marcello Martelli di piazzagrande.info (6 maggio 2012, anche in riferimento a un articolo pubblicato nel settembre 2011): Siamo certi che, prossimamente, il riserbo ermetico sarà sciolto, il top-secret mandato in soffitta. E il “caso Di Matteo” spiegato e chiarito fino in fondo, quando il personaggio saluterà per salpare in direzione Bologna. A fare cosa non è stato ancora precisato. Ma Bologna è vicinissima a S. Marino… che già tanto gossip ed illazioni ha alimentato in questi mesi ed anni dell’”era Antonio Di Matteo”.
(…) Almeno cinquanta i nomi di abruzzesi “amici di S. Marino” coinvolti in una vicenda oscura, da “paradiso fiscale” e altro. Con risposte ancora da dare e curiosità da togliere. A cominciare da quel “blitz” del 30 giugno 2011, quando uomini della Finanza si presentarono negli uffici della direzione generale Tercas di Corso S.Giorgio”. Infine, la nostra ipotesi conclusiva:”L’uscita imminente di Di Matteo dalla Tercas sicuramente offrirà l’occasione: per accendere nuovi riflettori su presunte spericolate operazioni di ingegneria finanziaria compiute; sulle luci e le ombre della “spedizione” teramana a S. Marino
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