Antonella Zaghini di La Voce di Romagna San Marino: Passaggio di proprietà. L’Istituto di Dogana acquistato da Faetano. Già nominato il nuovo cda, presidente il commercialista Giacobbi / Perfezionata l’operazione Banca di San Marino . SmiBank / A breve è atteso l’aumento di capitale sui 13 milioni di euro
Perfezionato venerdì pomeriggio nell’assemblea dei soci di Banca di San Marino, l’acquisto della ex Banca del Titano, ora San Marino International Bank. Operazione che ha coinciso anche con la fine del commissariamento dell’istituto bancario.
Azzerato il capitale sociale, Bsm è subentrata alla vecchia compagine societaria e ora metterà mano all’aumento di capitale, quantificato nell’ordine di 13 milioni di euro. Già nominato il nuovo cda. Alla presidenza è stato eletto il commercialista Renzo Giacobbi, due i consiglieri Marino Casadei e Fabio Gasperoni.
La Smibank diventerà, nel breve periodo, una banca specializzata nel recupero dei crediti per conto di Bsm e più in generale del sistema sammarinese. Poi sarà trasformata in una banca in grado di operare nel settore dei crediti speciali, quelli rivolti alle piccole e medie imprese e i crediti agevolati.
Soddisfatto dell’operazione il direttore generale di Bsm, Vincenzo Tagliaferro: “Le condizioni che avevamo chiesto al commissario sono state rispettate. Bsm assicurerà tutta la collaborazione necessaria, se dovessero insorgere particolari problemi rispetto alla passata gestione. Ma sul pregresso – evidenzia Tagliaferro – Bsm ha posto una netta separazione”.
L’Istituto bancario era stato commissariato nel febbraio 2011. Dopo un anno e otto mesi è andata in porto la trattativa con la Banca di San Marino che ha condotto un’operazione di sistema, manifestando da subito l’interesse per acquisire l’istituto bancario con sede a Dogana.
Per l’istituto bancario si tratta del secondo commissariamento, il primo era avvenuto all’epoca di Banca del Titano. Sulle ceneri della ex Bdt sorse appunto la SmiBank con le quote in mano a quattro soggetti: la quota maggiore (59,9%) era nelle mani di Francescantonio Di Stefano, imprenditore ed editore italiano, creatore di Europa7; Cinzia Ciampani aveva il 20%; mentre la SMI, San Marino investimenti, poco più del 10%. Il restante 10% era detenuto dalla Ifim Spa, l’istituto Finanziario del Mezzogiorno.