L’avv. Renzo Bonelli ha elevato ferma la sua voce contro il vezzo di continuare, a San Marno, a bollare, tout court,
come nemico della patria, chi osa – sempre meno? – avanzare qualche critica all’establishment.
Per anni è stato accusato di masochismo mediatico chiunque andasse denunciando il sottobosco politico affaristico ora esploso: 100/150 persone hanno movimentato una corruzione da 800 -1100 milioni di euro in una ventina d’anni.
Tanto che il nostro Paese è classificato ultimo al mondo nella lotta alla corruzione.
Eppure c’è chi è stato additato, letteralmente, come ‘nemico della Repubblica’ e trascinato in tribunale – senza che alcun altro avesse da ridire – da ben 10 consiglieri contro “Quando non tacere è un dovere”.