Il Punto di Paolo Forcellini / Stampa libera o prigioniera?
Anche quest’anno, indetta dell’UNESCO,
ricorre la Giornata Mondiale
della Libertà di Stampa. Ancora
una volta dibattiti, convegni, tavole
rotonde su un tema che non trova soluzione.
Poterla trovare sarebbe come
trovare la quadratura del cerchio. Inutile
negarlo, una notizia viene sempre riportata
su ogni singolo organo d’informazione,
vuoi cartaceo che televisivo
ed ora anche on-line sempre sotto varie
sfaccettature, con diversa interpretazione
a seconda della testata dove spesso
alle sue spalle c’è un partito politico,
del suo direttore che ha le proprie idee
o del giornalista che ha le sue. Troppe le
componenti perché una notizia e relativo
commento possa non avere un condizionamento
dai diversi modi di pensare
e dalle diverse ideologie dei singoli.
Basta guardare i coloriti canali di “mamma
RAI TV” per rendersi conto di tutto
ciò come basta sfogliare alcuni giornali
di qualsiasi paese e rendersi conto
di come una stessa notizia viene data,
quando viene data se fa comodo all’editore,
commentata o posizionata in modi
completamente diversi e spesso contrapposti.
Tutto ciò a conferma di come
una LIBERTÀ di STAMPA sia un’utopia…
bella e buona, nonostante l’Unesco
si sforzi di dedicargli tutti gli anni una
“giornata mondiale“.
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