Stefano Elli di IlSole24Ore: Professionisti del risparmio.Stangata marchigiana via Singapore / Frode a Porto Recanati evasori finiti nella rete / A indagare è Macerata
Una rete. Piccola, ma ramificata, con sponde internazionali a Londra e a Singapore. A prima vista uno schema Ponzi in piena regola, non dissimile a quelli già molte volte descritti su queste pagine, localizzato su Porto Recanati ma che potrebbe estendersi (gli inquirenti ne sono convinti) anche altrove nella Penisola. Bersaglio della (ancora presunta) truffa, investitori particolari. In primo luogo gli “orfani” del principale ex paradiso fiscale dell’area: San Marino e, dunque, in cerca di altre e ben più esotiche sponde per depositare denaro blindato al fisco e per questo disposti a correre qualche rischio in più. Un film già visto (vedere articolo sopra) i cui remake non sembrano finire mai. Gli inquirenti ancora non si sbilanciano. La conferenza stampa in cui nei giorni scorsi hanno dato conto di (parte) degli eventi è stata indetta – dicono – a scopo precauzionale: cioè per fare sì che altri investitori non caschino nella rete. Ammesso che non sia troppo tardi. (…)
Quello che trapela è che si tratti di un problema di abusivismo nell’esercizio di attività finanziarie. Cioè di denaro raccolto da soggetti che non avrebbero avuto titoli per farlo: sedicenti promotori finanziari non iscritti all’Albo nazionale o altri soggetti (procacciatori, consulenti) ma anche di gestione del risparmio da parte di persone (fisiche e giuridiche) non in possesso delle necessarie autorizzazioni. Si parla di operazioni finanziarie e di flussi veicolati attraverso entità misteriose: che raccoglievano denaro in nero in Italia e lo trasferivano prima a Londra, e poi – estero su estero- su Singapore. (…)