Sta precipitando anche economicamente la situazione nella Repubblica di San Marino, uno Stato che, per decisione dei suoi politici, sta rinunciando a incassare oltre 350 milioni (banche, monofase) per non irritare i poteri forti.
Si legge, fra l’altro, nel Programma Economico 2014:
“L’andamento dei flussi di cassa richiede quindi un’attività di costante monitoraggio in quanto alla fine del 2013 e soprattutto agli inizi del 2014 la liquidità di cassa presenterà forti criticità tali da
compromettere la capacità dello Stato di far fronte ai pagamenti delle spese fisse ed obbligatorie
(stipendi e pensioni, contratti, rate di mutui ecc.)“.