L’informazione di San marino
Strateghi e strategie
Marino Cecchetti
Si chiama Comitato Strategico l’ultima comparsata della ‘voglia di inciucio’ che periodicamente riaffiora a San Marino dopo la fine delle ideologie. È nato sotto l’insegna del ‘volemose bene’ sbandierata dai soliti furbi come ‘nà filosofia’, per dirla alla romana. Promosso dall’Associazione Bancaria Sammarinese (Abs), nel Comitato c’è di tutto: “componenti politiche di maggioranza e di opposizione; associazioni di categoria; organizzazioni sindacali; Banca Centrale”. Obiettivo dichiarato? Salvare il Paese. Intanto la Tomasetti tenga ben chiusi gli armadi in via del Voltone. Non si deve sapere del diluvio di favori che ha portato a 72 i “soggetti autorizzati” (dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie d’assicurazioni). Non si deve sapere del fiume di danaro pubblico erogato ai filibustieri della finanza, quando i “soggetti autorizzati” sono calati a 16.
Gli strateghi di Abs saranno in grado di tirare fuori dalle secche il Paese, visto come hanno pilotato le loro barchette?
Quel ‘tutti dentro’ nel Comitato Strategico, sa di commedia. Come sa di commedia la ricorrente proposta – con svariate denominazioni terminologiche – di un ‘governo di unità nazionale’, da parte delle forze di opposizione.
Sono ormai una dozzina le forze di opposizione, fra movimenti, partiti e associazioni politiche (che si dicono apolitiche). Le unisce una caratteristica. Sia in coro che singolarmente, spendono più tempo a lamentarsi (per non essere ‘ascoltate’ dai governanti, cattivoni autoreferenziali!) che a mobilitare la gente contro le scelte dei governanti dannose per il Paese, che di certo non mancano.
La democrazia, per funzionare, ha bisogno di maggioranza e di opposizione, ciascuna forte nel proprio ruolo. L’inciucio è per il Paese un compromesso al ribasso contro la gente, utile solo ai poteri forti.