Corriere Romagna San Marino: L’ultima parola sul giudice che archiviò il filone sammarinese di “Criminal minds” spetta al Collegio dei garanti / Chiesta l’azione disciplinare per Marsili / L’ha deciso la commissione giustizia. Il presidente: «Serve chiarezza»
SAN MARINO. Chiesta l’azione disciplinare per il giudice che archiviò il filone sammarinese dell’inchiesta “Criminal
Minds”: a nulla è valsa la “difesa” del magistrato dirigente Valeria Pierfelici ascoltata a lungo ieri dalla commissione giustizia presieduta dal consigliere Dc Edda Ceccoli. Dopo l’audizione, durata due ore, i commissari hanno votato all’unanimità a favore della promozione dell’azione di sindacato nei confronti del giudice inquirente Manlio Marsili. Ora, non è detto che per il togato si metta al lavoro da subito la Disciplinare: la decisione spetta infatti al Collegio dei garanti. I Saggi dovranno prima valutare se l’azione può dirsi ammissibile o meno, e in caso avvieranno la reale azione di sindacato.
«Il nostro compito non è entrare nel merito delle indagini – sottolinea il presidente Ceccoli – ma abbiamo invece l’obbligo di difendere le istituzioni dall’attacco alla loro credibilità, perché non vada compromessa l’affidabilità di tanti organismi, ma soprattutto del tribunale. Vogliamo, attraverso questa relazione, fare chiarezza». E sia. Ma, merito o meno, delle indagini s’è comunque parlato nel corso dell’audizione del magistrato dirigente: la Pierfelici ha “difeso” il suo giudice adducendo una serie di spiegazioni al ritardo dell’azione penale; tra le “giustificazioni”, anche il fatto che per Marsili, quelle denunce per minacce e violenze presentate dall ’imprenditore Claudio Vitalucci nei confronti dei due “body guard” Bruno Patone e Riccardo
Ricciardi , costituivano la sua prima inchiesta a San Marino.
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a firma del Gip di Rimini dott.ssa Fiorella Casadei