Nell’intervista di Loris Pironi (San Marino Fixing) al Segretario agli Esteri Antonella Mularoni, c’è spazio anche per una battuta sulla questione frontalieri, che non troverà soluzione dalla firma del 13 giugno.
Resta aperta la questione dei frontalieri. Per loro con questa
firma non cambia assolutamente nulla. La questione, malgrado tutto
quello che è stato detto e scritto in questi anni, è puramente italiana.
“Io dico dal 2009 ai frontalieri e non solo che su questo punto
abbiamo trovato da parte italiana una grande rigidità. Se mi posso
permettere, ai lavoratori italiani impegnati nelle aziende del nostro
Paese dico che da parte loro dovrebbero continuare a cercare di
sensibilizzare la parte italiana. Nel Protocollo che andremo a firmare
si stabilisce un sistema di tassazione concorrente con tassazione
definitiva nel paese di residenza. È scritto anche che l’Italia si
impegna a tassare il reddito lordo dei frontalieri con le modalità
stabilite da una legge ordinaria, che potrà (significativo l’uso del condizionale da parte italiana, ndr) eventualmente anche determinare una quota esente da imposta (la franchigia, ndr).
C’è dunque un impegno da parte italiana, che non dipende da San Marino.
È certo che la questione ci sta a cuore perché è nell’interesse delle
imprese sammarinesi che si trovi una soluzione. Da parte nostra, come
sempre, c’è la massima disponibilità a trovare le migliori soluzioni”.
Guarda Accordo fra San Marino ed Italia sulla doppia imposizione
Guarda Protocollo Aggiuntivo 1
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