Martina Castigliani di Il Fatto Quotidiano: San Marino, il voto di scambio una prassi. Grazie ai residenti all’estero
(video) / Su trentamila persone, la metà non abitano nel piccolo stato. Così
nel giorno delle elezioni arrivano al seggio in blocco con pullman organizzati.
E pagati da alcuni partiti
Hanno i parenti di San Marino. Un padre, una madre, o un nonno, poco importa.
Ma grazie a questo legame hanno diritto di andare a votare nella repubblica del
Titano. Arrivano da Francia, Stati Uniti e Sud America, e riempiono pullman e
taxi. Che cosa sanno della politica locale? Poco. Nella maggior parte dei casi
nulla. Semplicemente accettano di accollarsi il viaggio perché vitto e alloggio
sono a spese dei partiti. Basta fare una crocetta sul simbolo giusto e un
giretto gratis nella bella Italia non te lo nega nessuno. È la grande polemica
delle elezioni di San Marino, nel piccolo stato, dove su 30 mila abitanti, circa
15 mila sono residenti all’estero. Una fetta consistente in tempo di elezioni.
Una giornata di ricerche non è sufficiente per raccogliere prove e testimoni, ma
permette di raccontare la facilità di assistere a un fenomeno di malcostume
sotto gli occhi di tutti. Basta sedersi in un’osteria del centro per incontrare
un gruppo arrivato dagli Stati Uniti.
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