Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Truffa a Fincapital, eccezioni / “I truffati sono i miei assistiti” / l’avvocato Masiello rigetta le accuse e chiede la riunione dei procedimenti
“Una truffa che non c’è”, afferma l’avvocato Masiello e lo ha ribadito ieri in aula. E una delle due eccezioni si basa proprio su questo. La prima è relativa al fatto che sono pendenti altri tre procedimenti per analoghe vicende nelle quali i Lo Giudice sono loro stessi i denuncianti che dichiarano di essere stati truffati dalla finanziaria. La seconda eccezione è sollevata perché “il capo di imputazione è irragionevole e non comprensibile”, dice l’avvocato Masiello. “E’ impensabile – afferma – che i miei assistiti abbiano fatto un finanziamento per fare una truffa quando davano a garanzia non soltanto i libretti dei mezzi, ma prestavano anche garanzie personali”. Secondo l’accusa l’imputazione di truffa deriva dal fatto che i Lo Giudice avrebbero in diversi casi denunciato lo smarrimento del libretto in gendarmeria e poi sarebbero andati all’Ufficio automezzi per farsi rilasciare, sulla base della denuncia, una copia della carta di circolazione. La copia veniva rilasciata e il mezzo poteva così essere rivenduto. Questo in danno di Fincapital che non aveva così indietro l’importo che aveva finanziato. La difesa, dal canto suo afferma che era la stessa Fincapital, quando i Lo Giudice erano andati a chiedere la restituzione del libretto nei casi contestati, che li aveva invitati a fare denuncia di smarrimento perché il libretto che era stato dato in garanzia, nella finanziaria non si trovava più. Una vicenda, come le altre collegate alla questione Fincapital con le quali l’avvocato Masiello ha chiesto la riunione, che richiama alla galassia di interessi che ruotavano attorno a quella finanziaria. (…)
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