Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Telecamera spia, la Giochi del Titano “scarica” il responsabile della sicurezza
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L’indagine è scaturita
per la violazione della legge
sulle intercettazioni. Il fascicolo
era stato aperto inizialmente a
carico di ignoti. Poi erano stati
indagati Giuliano Calzolari,
a tutt’oggi ancora responsabile
della sicurezza della sala giochi
di Rovereta, e il legale rappresentante
della Giochi del Titano,
il presidente Ernesto Benedettini.
Durante l’istruttoria, tuttavia,
la società sembra aver scaricato
Calzolari.
Si legge infatti nelle
conclusioni del Commissario
della legge che l’inchiesta ha
“consentito di individuare nel
Calzolari l’autore della condotta
contestata, mentre non ha fornito
riscontri probatori sufficienti a
dimostrare la penale responsabilità,
per la stessa condotta, altresì
in capo al legale rappresentante
della Giochi del Titano Spa”.
D’altra parte in sede di interrogatorio
Benedettini “ha negato
ogni responsabilità, dichiarando
di non essere mai stato a conoscenza
né dell’acquisto, né del
successivo utilizzo della telecamera”.
Non solo. Lo stesso
Calzolari si autoaccusa. Infatti
sostiene di “aver personalmente
acquistato e successivamente
posizionato la microcamera dietro
al grata della sala di controllo”
e precisa testualmente: “nessuna
altra persona era al corrente
della sua sistemazione”.
Eppure
all’indomani del fattaccio sembrava
che la società, di proprietà
dello Stato, qualcosa sapesse
dato che il 20 settembre 2010
il Consiglio di amministrazione
scriveva: “la Società è certa di
aver sempre agito nel pieno rispetto
della legislazione vigente
nella Repubblica di San Marino,
soprattutto quando, a salvaguardia
del patrimonio aziendale e
tenuto conto della delicatezza
della propria attività, ha testato
un nuovo sistema di video sicurezza
volto a sorvegliare esclusivamente
l’accesso ad un locale e
non anche le postazioni di lavoro
dei dipendenti poste all’interno
di questo.
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