San Marino Telecom, sabotaggio. Ad agire almeno in quattro

San Marino Telecom, sabotaggio. Ad agire almeno in quattro

Anna De Martino, Nq Rimini-San Marino: Sono tremila i clienti di Prima, la compagnia tutta sammarinese che non può essere “intercettata” / Sabotaggio, hanno agito almeno in 4 / Lo proverebbero le orme lasciate sulla neve vicino alle antenne. Denuncia contro ignoti / Andrea Della Balda: “Alla nostra azienda non è stata garantita la leale concorrenza” 

La denuncia è
contro ignoti, ovviamente,
ma la sensazione è che i “nemici
siano in casa” e non fuori
e che ad agire siano stati almeno
in 4, viste le distinte orme
sulla neve. Il sabotaggio
alla San Marino Telecom
ha il
sapore amaro della concorrenza
sleale, ma puntare il dito
è impossibile, azzardato e
assolutamente infondato. […]

“Non
sappiamo certo chi possa essere
stato – continua –. Non
credo alla pista di dipendenti
licenziati, perché siamo stati
costretti a farlo due anni fa e
nessuno ha rancore nei nostri
confronti. Una cosa è certa
l’obiettivo era causarci il peggior
danno possibile. E sono
d’accordo con chi ha parlato
di attacco allo Stato, questo è
un attacco ad una rete primaria
dello Stato”.

[…]

La nuova società
nasce ad opera di Della Balda
e Simon Murray, fondatore
della nota Orange, partner di
France Telecom, vengono investiti
20 milioni di euro e
impiantate in territorio sammarinese
14 antenne. Proprio
per queste antenne in alcuni
castelli scoppiano le
proteste dei residenti preoccupati
dalle onde elettromagnetiche.
“Appena usciamo
sul mercato però – continua
Andrea Della Balda – veniamo
ostacolati. Subiamo cioè
una discriminazione forte
nell’assegnazione dei numeri”.

Per quanto riguarda la telefonia
mobile i numeri di
Prima sono contrassegnati
dal circuito internazionale
ossia hanno 00378 (codice
internazionale che identifica
San Marino) e il prefisso 66
seguito dal numero dell’utente.
La penalizzazione sta nella
tariffazione che per tutte le
chiamate da e verso l’estero a
numeri sammarinesi, la telefonata
risulta sempre internazionale.
Con ricadute sulle
tariffe. “Non siamo riusciti ad
essere concorrenziali, non ce
l’hanno permesso – dice l’amministratore
– è per questo
che abbiamo chiesto e ottenuto
dal Governo che da oggi
in poi si faccia attuare il piano
strategico approvato dal precedente
governo per favorire
la libera concorrenza nel
mercato della telefonia”.

L’azienda
ora è in perdita anche
se ha al suo attivo 3mila abbonamenti
e una caratteristica
unica rispetto agli altri gestori:
per essere intercettato
un telefonino di Prima serve
una rogatoria internazionale.

[…]

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