San Marino tirato di nuovo in ballo per Massimo Faenza: prima Ibs (Italease), ora Dmc (Marbert)

San Marino tirato di nuovo in ballo per  Massimo Faenza: prima Ibs (Italease), ora Dmc (Marbert)

Andrea Di Biase di Milano Finanza si occupa dell’acquisto, rivelatosi problematico,  della tedesca  Marbert (cosmetica)  da parte dell’imprenditore Fernando Di Filippo, cui fa capo a San Marino la Dmc Spa, assistito nell’operazione dal compaesano Massimo Faenza, già noto a San Marino per lo scandalo Italease (coinvolto l’Istituto Bancario Sammarinese).

Storie tese. Cosa c’è dietro il crack dell’azienda cosmetica tedesca Marbert? Un businessman americano, un avvocato d’affari e l’ex ad di Banca Italease si rimpallano le responsabilità. Deciderà il giudice. Salvo accordi in extremis / Creme, profumi e veleni

Di Filippo sostiene di essere stato ingannato da Fadani e Faenza. Il legale. Dm sapeva che Marbert era decotta

(…) Ma cosa c’entra Faenza
con Marbert e quali erano
i suoi rapporti con
Di Filippo e la Dmc?
Per rispondere a questa
domanda bisogna tornare un momento
all’agosto del 2008, quando
all’ex manager di Italease vengono
revocati gli arresti domiciliari.
In quei giorni Faenza si trova
nel suo paese natale, Amatrice,
in provincia di Rieti. Paese di
cui è originario anche Di Filippo.
L’uomo d’affari americano, nato in
Florida a Palm Beach, ma che ha
da tempo trasferito i suoi interessi
in Europa, è anche lontano parente
di Faenza. Così quando l’ex ad
della banca per il leasing torna
a piede libero si mette in contatto
tramite una propria zia con Di
Filippo. La Procura di Milano gli
ha congelato tutti i beni, almeno
quelli conosciuti, e Faenza, almeno
in apparenza, ha necessità di
lavorare. Chi meglio del lontano
parente americano potrebbe dargli
una mano? Di Filippo decide
dunque di dare una seconda opportunità
a Faenza e gli offre un
contratto di consulenza. In poco
tempo Faenza riesce a conquistare
la fiducia del businessman italoamericano,
tanto che l’ex squadra
di vertice di Italease, nel frattempo
travolta dalle inchieste giudiziarie,
si ricompone a San Marino,
dove c’è la sede operativa del gruppo
Dmc. Faenza chiama accanto a
sé Fabbri, che sarà nominato cfo
di Dmc, e Francesco Trogu, che
assume il ruolo di responsabile
amministrazione, legale e
societario. Ma anche il
mediatore creditizio
Leonardo Gresele
viene assoldato da
Faenza. Quando Di
Filippo mette in
cantiere l’acquisto
della Marbert,
Faenza e Fabbri
fanno parte del comitato
esecutivo di
Dmc ed è a loro
che
Di Filippo si rivolge per affiancare
l’avvocato Fadani nella due
diligence su Marbert
. (…)

Leggi l’intero articolo di Andrea Di Biase, pubblicato il 27 novembre

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