Tito Masi, leader storico di Alleanza Popolare, interviene in merito al Conto Mazzini, dal quale i politici di San Marino attingevano senza alcuna remora, presso Banca
Commerciale Sammarinese ora passata ad Asset Banca. L’operazione di passaggio è avvenuta sotto la guida di Banca Centrale della Repubblica di San Marino con l’erogazione di una somma da parte dello Stato, ancora secretata dal Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici.
Mentre i giudici non hanno avuto timore di indagare uomini politici di primo
piano, la politica sembra assente e non si scompone di fronte al fatto che
continuano a sedere in Consiglio e spesso a dare lezioni di moralità persone che
per anni hanno prelevato regolarmente denaro, addirittura tutti i mesi, senza
alcuna giustificazione legittima, dissimulando l’origine e la destinazione di
fondi riconducibili verosimilmente a fenomeni corruttivi. Come se non bastasse,
qualcuno di loro ha anche dichiarato in Banca, con tanto di firma autografa e
deposito di copia della patente di guida, di operare in nome e per conto del
signor Giuseppe Mazzini. E’ veramente incredibile.
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