Corriere Romagna San Marino: Inchiesta Varano / Masi: «Ora ci difenderemo» /
Il presidente della Fondazione dopo le richieste di rinvio a giudizio
SAN MARINO. «Ora potremo difenderci
». Il presidente di Fondazione
Carisp, Tito Masi, prende di petto la
richiesta di rinvio a giudizio per i 35
indagati nell’inchiesta Varano.
Tra questi – come persona
giuridica – proprio
la Cassa di Risparmio di San Marino. «La notizia
non rappresenta in alcun
modo una novità in
quanto la Procura di
Forlì ci ha comunicato le
proprie intenzioni fin
dallo scorso mese di luglio
– aggiunge Masi -. La
decisione dei pubblici
ministeri offre ai diversi
indagati la possibilità,
dopo oltre quattro anni
dall’avvio delle indagini,
di fare valere le proprie
ragioni di fronte ad un
giudice. Cassa di Risparmio,
in particolare, ritiene
di poter produrre numerosi
argomenti difensivi
».
Parole che, in qualche
modo, lasciano presagire
come la banca storica
del paese stia abbandonando
l’idea di chiedere
il patteggiamento, al
fine di evitare una maxi
condanna.
Le ipotesi di
accusa sono infatti pesanti:
vanno da esercizio
abusivo dell’attività finanziaria
a riciclaggio.
L’inchiesta, coordinata
dai pm Fabio Di Vizio e
Marco Forte, scoppiò col
sequestro di due milioni
di euro, sull’autostrada
all’altezza di Cesena, e
diretti proprio alla Carisp.
Di lì, la Procura si mise
a indagare sui rapporti
tra la banca e la holding
finanziaria Delta i
cui alti dirigenti rimasero
coinvolti nell’indagine