Come voltare pagina e affrontare in modo nuovo e diverso il futuro dopo le recenti vicende giudiziarie che hanno scosso il Titano? Tito Masi avanza l’ipotesi di dare vita a nuove forme di aggregazione capaci di coinvolgere le persone per bene presenti nei partiti storici, le nuove leve dei movimenti civici disposte a mettersi in gioco, i cittadini che non si sono mai impegnati in organizzazioni di partito ma che sono disposti a dare il loro contributo quale espressione della società civile.
Più che sulla creazione di nuovi partiti, che sono spesso diventati strumenti di voto di scambio e modelli totalizzanti tesi all’ occupazione e al controllo della società e dello Stato, ritengo che dovremmo confrontarci sulla possibilità di dare vita a poche liste elettorali, sostenute da
organizzazioni “leggere” e costituite sulla base di valori e programmi condivisi. Liste che siano capaci di rappresentare i poli tipici di un sistema dell’alternanza che nel nostro Paese, nonostante la legge elettorale, non ha mai preso forma, stante la tendenza dei principali partiti di minoranza a salire sul carro dei vincitori piuttosto che svolgere il ruolo di opposizione e prepararsi per costituire una alternativa, che anche in questo frangente non c’è, alla maggioranza di governo.
il logoramento delle vecchie sigle di partito, con i simboli imbrattati dalle vicende giudiziarie, dovrebbe rendere possibile e consigliabile il percorso che ho indicato, se ancora crediamo nel ruolo che può svolgere la politica al servizio della comunità.
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