San Marino. Titoli Demeter, chiesta la convocazione della Commissione Finanze

San Marino. Titoli Demeter, chiesta la convocazione della Commissione Finanze

A tenere banco, durante il Comma Comunicazioni della seduta odierna del Consiglio Grande e Generale, è stata la notizia della vendita del secondo titolo “Demeter”.

È quanto emerge dal report di San Marino News Agency sui lavori parlamentari che si sono tenuti questa mattina a Palazzo Pubblico.

“Il recupero totale o parziale dei titoli Demeter nulla toglie alla responsabilità di eventuali reati attorno alla vicenda, per i quali abbiamo sempre richiesto risposte all’interno dell’Aula”, ha affermato il capogruppo di Libera, Eva Guidi, che ha dato lettura di un ordine del giorno con cui si chiede la convocazione di una Commissione Finanze, con l’audizione di Banca Centrale, per fare il punto della vicenda dal punto di vista patrimoniale, economico e politico.

Successivamente Matteo Ciacci, consigliere di Libera, ha chiesto “onestà intellettuale” e di “riconoscere il lavoro profuso nella difesa della governance e nella lotta ai poteri forti”.

“Io credo che l’allora maggioranza si fosse resa conto che l’investimento avrebbe arrecato danno al Paese”, ha attaccato il capogruppo del Partito democratico cristiano sammarinese, Francesco Mussoni, dicendo basta al “ritornello della lotta ai poteri forti”.

“Il governo di allora non era minimamente informato sull’operazione che è stata fatta”, ha rimarcato il capogruppo di Repubblica futura, Nicola Renzi.

Per Emanuele Santi, consigliere di Rete, l’odg di Libera è “una richiesta tardiva: noi abbiamo chiesto tante volte di fare chiarezza, ma c’è stato un muro di omertà”.

“Quell’operazione era fuori legge – ha tagliato corto Alessandro Mancini, consigliere di Noi per la Repubblica -, occorre accertare la responsabilità di chi l’ha fatta”.

Per Andrea Zafferani, consigliere di Rf, “sarebbe bene sapere le cifre esatte dell’operazione conclusa da Banca Centrale, prezzo di acquisto, di vendita e interessi maturati”.

Marco Nicolini, consigliere di Rete, ha puntato il dito contro la stampa e chiesto giustizia per “un Paese raggirato da ladri di polli che si fingono finanzieri”, mentre Giovanni Zonzini, anch’egli consigliere del movimento di maggioranza, ha parlato di “lacrime di coccodrillo” dell’ex maggioranza.

L’operazione, ha infine ricordato Giancarlo Venturini, consigliere del Pdcs, “ha favorito la risoluzione di un debito da parte di una società controllata dalla stessa Banca Centrale”.

Leggi il resoconto della seduta mattutina odierna del Consiglio Grande e Generale

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