San Marino tornato esempio di protettorato in Europa. Caso Sepa

San Marino tornato esempio di protettorato in Europa. Caso Sepa

Fino a tutti gli anni Sessanta del Novecento spesso la Repubblica di San Marino era indicata come un esempio di protettorato in Europa perfino in alcuni testi di diritto della Scuole Secondarie. Mentre, si sa, tale condizione era propria delle zone coloniali del mondo, come ad esempio l’Africa.

Poi il poco onorifico titolo  è rimasto  per il Principato di Monaco, massacrato dalla Francia di De Gaulle per quanto riguarda soprattutto il settore finanziario.

La Repubblica di San Marino  uscì  da tale situazione solo con Federico Bigi, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, che riuscì a far togliere dalla Convenzione Italo-sammarinese del 1939, ancora in vigore, l’espressione che stava all’origine di tale valutazione negativa sulla sovranità sammarinese: “amicizia protettrice“.

L’espressione risale alla prima convenzione del 1862, imposta dall’Italia, per bloccare possibili interferenze della Francia, che con  Napoleone III aveva impedito a Cavour di eliminare la piccola Repubblica.

L’espressione poi venne ripetuta in tutte le successive riedizioni della Convenzione ‘nascosta’  lungo l’articolato. Fu Mussolini a  portarla al primo articolo per calmare  i ‘camerati’ più esagitati della Romagna che mal tolleravano la benevolenza con cui il Duce, per l’amicizia coi Gozi e altro, guardava il Titano.

E’ amaro dover constatare che sono bastati un paio d’anni o poco più per distruggere il capolavoro di Bigi inseguito  dai sammarinesi da oltre 150 anni.

Montecarlo aderisce al Sepa  (organismo internazionale finanziario) come Stato Sovrano benché in tale materia la sovranità sia enormemente  limitata dalla ‘prepotenza’ della Francia;  San Marino invece vi rinuncia a favore dell’Italia per due – diciamo incredibili – accordi uno con l’Italia ed uno con l’Unione Europea,  liberamente sottoscritti.

Nessuna reazione a San Marino da parte della politica e nemmeno da quella  folla di esperti di diritto presenti in Consiglio, nella politica in genere, nei tribunali, nelle professioni. Si può aggiungere anche l’Università.

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