Prescrizioni, ieri 3 su 5. “È la coda di centinaia di casi fermi in istruttoria”. Residente a processo per ragion fattasi, ingiurie, percosse, minacce, furto e utilizzo indebito di bancomat
ANTONIO FABBRI – Due casi prescritti, uno di mancata ottemperanza all’ordine dell’autorità e uno di diffamazione semplice. Più un terzo processo, nel quale è contestato furto e guida senza patente, con il furto che si prescriverà con tutta probabilità a novembre. Tre dei cinque procedimenti in calendario ieri mattina, dunque, hanno visto decorrere il termine per la punibilità. Il contesto è stato sottolineato dall’avvocato Rossano Fabbri, legale di parte civile in uno dei casi prescritti: “Rimaniamo rammaricati per questi esiti che d’altra parte sono il risultato di circostanze che hanno visto in questo Tribunale il blocco in fase inquirente di centinaia e centinaia di procedimenti e quello che accade qui ne è una coda. Detto questo, devo prendere atto che la prescrizione è maturata”, ha affermato.
Stessa posizione del procuratore del fisco Roberto Cesarini. Quindi, necessariamente, è seguita la sentenza di non luogo a procedere, per quei casi, del giudice Adriano Saldarelli.
L’ultimo processo discusso nella mattinata di ieri è invece nei termini, essendo i fatti contestati relativamente recenti. Risalgono al 12 maggio 2021. Imputato, ieri contumace e difeso dall’avvocato Antonio Masiello che ha assunto il patrocinio come legale d’ufficio, Alessandro Francesco Corcella, 46enne residente a Dogana, che è accusato di ragion fattasi, percosse, ingiuria e minaccia. Questo perché, rivendicando uno stipendio non pagato, aveva chiuso le porte dei locali della società dove si trovava la persona verso la quale vantava le pretese economiche, e poi gli aveva intimato di dargli quanto riteneva fosse dovuto. Oltre a questo aveva preso a schiaffi la vittima, e l’aveva offesa con vari epiteti. Quindi l’aveva minacciata con parole del tenore: “faccio venire i miei amici di Bari, bulgari, rumeni, albanesi per (…) farti mettere sotto terra”.
A carico della stessa persona, inoltre, c’è anche pendente un altro procedimento nel quale deve rispondere dell’accusa di furto e di uso indebito di carte di pagamento. L’uomo è accusato in questo caso di avere sottratto alla ex compagna il portafoglio e di averle preso il bancomat. In seguito, i fatti risalgono al 6 giugno 2021, aveva utilizzato il bancomat della donna, del quale conosceva il codice pin, per prelevare 200 euro. Di qui le imputazioni di furto e uso indebito di carte di pagamento.
L’avvocato Masiello ha chiesto per i due casi la riunione dei fascicoli. Il giudice Saldarelli ha accolto la richiesta del legale ed ha riunito i due casi in un unico processo, aggiornando poi l’udienza al 25 gennaio 2023.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 22