San Marino. Tremonti punta a far cassa con lo scudo quater

San Marino.  Tremonti  punta  a far cassa con lo scudo quater

Mercoledì 25 novembre all’improvviso, a venti giorni dalla fine dello scudo fiscale bis, il ministro italiano della Economia Giulio Tremonti fece sapere che il giorno dopo alle ore 11 si sarebbe firmato l’accordo di collaborazione finanziaria fra San Marino ed Italia (accordo parafato il 25 giugno).

Nelle prime ore di giovedì 26 lo stesso Ministero, attraverso opportuni lanci di agenzia, fece sapere che detto accordo non andava a modificare il corso dello scudo fiscale. Tuttavia di fatto ne determinò una accelerazione disastrosa per il sistema finanziario di San Marino, in quanto fece intendere, attraverso gli stessi lanci di agenzia, che con detto accordo anche il territorio sammarinese sarebbe passato sic et simpliciter sotto la vigilanza della Banca d’Italia.

Giovedì 15 aprile, a quindici giorni dalla fine dello scudo ter, il ministro dell’Economia fa sapere che la Repubblica di San Marino è costretta ad accettare lo scambio automatico delle informazioni in campo finanziario, per salvarsi dalla black list di cui al

decreto ‘incentivi’ .

L’annuncio di giovedì avrà sullo scudo ter un effetto paragonabile in quanto a devastazione a quello provocato sul corso dello scudo ter, dalle notizie che hanno accompagnato la firma dell’accordo del 26 novembre?

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy