San Marino. Truffa al Meeting. Tommaso Torri di NQ Rimini San Marino

San Marino. Truffa al Meeting. Tommaso Torri di NQ Rimini San Marino

Tommaso Torri di NQ Rimini San Marino:  Inchiesta delle Fiamme Gialle porta alla luce bilanci non veritieri. Il ruolo di una società controllata del ramo pubblicità /
Truffa e sequestri per 1,2 mln /
Indagati tre alti dirigenti e la Fondazione, sigilli alla sede riminese.
Nei guai per i contributi ricevuti da Stato, Regione, Provincia e Cciaa

 (…) A finire indagati sono
stati il legale rappresentate
Massimo Conti, il direttore generale,
Sandro Ricci, il responsabile
amministrativo, Roberto
Gambuti, e la Fondazione
come persona giuridica

(…) Secondo quanto
è stato ricostruito dalla
Guardia di Finanza di Rimini,
gli indagati avrebbero addomesticato
ad arte il rendiconto
della Fondazione (che in
quanto tale non è obbligata a
presentare un bilancio), in
maniera tale da far figurare un
passivo nel biennio 2009-
2010. Con i conti in rosso, gli
amministratori della Fondazione
erano riusciti a far cadere
in errore la Regione Emilia
Romagna, l’Agenzia Marketing
turistico della riviera di
Rimini (ente della Provincia di
Rimini), la Camera di Commercio
di Rimini e il Ministero
dei Beni ed Attività Culturali e
ad accedere ai contributi erogati
da questi enti che, per legge
o regolamento, possono distribuire
versamenti esclusivamente
a manifestazioni prive
di utile o avanzi di gestione.
Nel corso delle indagini, partite
da un’attività di verifica fiscale
effettuata dal Nucleo di
polizia tributaria delle Fiamme
Gialle di Rimini nei confronti
della Fondazione, in
particolare è stato accertato
che il Meeting aveva stipulato
uno specifico contratto, con
una propria controllata, per la
raccolta delle sponsorizzazioni
per lo svolgimento della
manifestazione annuale di Cl a
Rimini. La società in questione,
la Evidentia Communication
Srl con sedi a Milano e a
Rimini e controllata al 100%
dalla Fondazione, per sponsorizzazioni
fino a 5 milioni di
euro girava l’85% al Meeting
trattenendo il 15% come commissione.
Per sponsorizzazioni
superiori, la percentuale era
variabile al fine di addomesticare
i rendiconti. Nel 2009, infatti,
la Evidentia aveva girato
solo il 71% di quanto raccolto,
in maniera tale da far diminuire
gli introiti della Fondazione
e generare una perdita fittizia,
con la differenza che rimaneva
comunque sempre nelle casse
del Meeting. Un secondo metodo
per generare delle perdite,
scoperto dalla Finanza, era
quello di gonfiare a dismisura i
costi per la pubblicità. L’indagine
ha permesso di scoprire
che la Fondazione aveva acquistato
delle pagine pubblicitarie
(22 in 4 mesi) sul mensile
CDO (della Compagnia delle
Opere) pagandole 120mila euro.
Da un raffronto con i listini
dei prezzi, applicati ad altri inserzionisti,
è emerso che la
stessa quantità di pubblicità
aveva invece un valore di
50mila euro. Per l’accusa, il legale
rappresentate, il direttore
generale e il responsabile amministrativo
hanno avuto, a
vario titolo, precise responsabilità
nell’ideare e mettere a
punto il sistema che ha permesso
alla Fondazione Meeting
di ottenere contribuzioni
illecit
e. (…)

 

 

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